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Cronaca

Trasporti studenti disabili a rischio, Ferrante: "Li portino le auto blu"

Il presidente di Carrozzine determinate lancia una proposta provocatoria per spingere la Provincia ad evitare il blocco, paventato da gennaio 2015, dei pullman per accompagnare a scuola 150 alunni diversamente abili del pescarese

Siamo stanchi di dover subire ogni anno il fatto che non ci sono fondi. La politica è fatta di scelte che dovrebbero essere oculate: non si può tagliare sempre sul sociale e sulla cultura. Vorrà dire che, se non si troverà una soluzione, saranno le auto blu a portare i ragazzi a scuola”. È lo sfogo di Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine determinate, sul blocco paventato dei trasporti degli studenti disabili della provincia, a causa del taglio di oltre 1 milione dei fondi destinati al sociale. 

Sono oltre 150 gli studenti disabili che frequentano gli istituti superiori della provincia di Pescara. Ciascuno di loro ha diritto al trasporto su mezzi attrezzati, non modernissimi (manca, ad esempio, l'aria condizionata), ma comunque idonei a portarli ogni mattina a scuola e accompagnarli a casa alla fine delle lezioni. Cosa succederà se, come paventato dal presidente della Provincia Guerino Testa, dal prossimo gennaio non ci saranno più fondi? “Saranno le mamme e i papà a doversi occupare del trasporto dei figli – spiega Ferrante – ma non tutti possono farlo. Molti genitori lavorano e non hanno tempo, altri non guidano o non hanno la macchina”. Il rischio concreto è che molti studenti restino a casa.

La cesoia sulle spese per il sociale, insomma, potrebbe innescare una serie di disagi e disservizi per 150 famiglie e per tutti gli istituti del pescarese. Una "paralisi operativa", l'ha definita Testa. Ma Ferrante lancia un appello alla politica: “In un momento di crisi economica, è proprio alla disabilità che bisogna dare risposte. È vero – aggiunge – l’abolizione delle province cambia la situazione. Ma il problema si ripresenta ogni anno e inizia a diventare una scusa. Facciamo tanti discorsi sull’integrazione, ma poi tagliano tutto”.

Perché con il trasporto degli alunni diversamente abili a rischio, si appende a un filo anche la loro regolare frequenza delle lezioni. Una batosta nell’immediato e in futuro, considerato che il tasso di disoccupazione fra i disabili raggiunge quota 85 per cento. “Siamo di fronte a una realtà drammatica”, commenta amaramente Ferrante.

Eppure, di fronte ad un epilogo tanto drammatico, il presidente di Carrozzine determinate, battagliero come di consueto, si dice pronto “a fare di tutto per veder riconosciuto un diritto costituzionale. Stiamo verificando il da farsi, siamo già in contatto con l’assessore Valter Cozzi che si è sempre dimostrato sensibile a certi temi. Noi siamo convinti che tutto si risolverà senza abbandonare la famiglie a loro stesse. Ma qualora dovesse succedere, se la Provincia non ha la possibilità di pagare il trasporto deve trovare una soluzione. Se non hanno fondi per i pullman, allora saranno le auto blu dei comuni di residenza a portare i ragazzi a scuola”.

Per risolvere il nodo c’è tempo fino al 2015: scatterà allora, secondo le previsioni di Guerino Testa, la paralisi dei trasporti agli studenti disabili. 

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