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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Torna l'incubo del pedaggio sull'asse attrezzato, è polemica

Dopo alcune indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi sulla possibilità che possa essere introdotto un pedaggio sull'asse attrezzato, intervengono il Pd con il consigliere regionale Balducci, Forza Italia e Confcommercio

Si torna, a distanza di 5 anni, a parlare della questione del pedaggio sull'Asse Attrezzato. Dopo che la questione, nel 2011, fu archiviata dopo una lunga serie di proteste per la proposta del Ministro Tremonti del Governo Berlusconi, ora secondo alcune indiscrezioni trapelate qualche giorno fa, a causa degli eccessivi costi di gestione l'arteria stradale potrebbe diventare a pagamento.

A lanciare l'allarme Forza Italia ed il capogruppo Sospiri, che ha parlato di una possibile misura valutata dalla Giunta Regionale. Sospiri fa riferimento ad alcuni documenti che mostrerebbero uno scambio di opinioni fra D'Alfonso e Toto.

Il Pd, con il consigliere Balducci, ha però smentito categoricamente questa ipotesi: “Il tema di un fantomatico pedaggio per l’asse attrezzato non è mai stato all’ordine del giorno e non lo sarà mai con la giunta D’Alfonso. Non capiamo come si possano mettere in giro certe ipotesi. Si tratta di affermazioni di pura fantasia fondate su interpretazioni del tutto personali. A ventilare questa possibilità nel 2010 fu una persona che ha un nome e un cognome: Giulio Tremonti, ex ministro del centrodestra, ma grazie alle proteste popolari e alla contrarietà di mezzo Parlamento la sciagurata proposta fu ritirata”.

Anche Confcommercio Pescara è intervenuta sull'argomento con il presidente Danelli: "“Si tratta di un’ipotesi scellerata che arrecherebbe danni incalcolabili all’economia del nostro territorio e che non deve neanche essere oggetto di valutazioni eventuali. Già nel 2011, quando già fu paventata tale ipotesi, la nostra Associazione si era espressa in maniera totalmente contraria, dal momento che dall’attuazione di un tale provvedimento la città  di Pescara uscirebbe travolta sotto tutti gli aspetti. Non è infatti possibile ipotizzare un ulteriore aggravio su cittadini e operatori, visto il perdurare della crisi e considerato che la stragrande maggioranza del transito sull’Asse avviene per motivi legati alle attività lavorative, andando così a penalizzare chi è in un qualche modo quasi “costretto” ad utilizzare questa importantissima arteria, porta di ingresso su Pescara per tutto il traffico proveniente dalle zone interne e da Roma.

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