Gli studenti-detenuti dell’Aterno-Manthonè visitano Casa D'Annunzio e il Museo Cascella
La scuola da più di vent'anni si dedica alla formazione e all'educazione degli adulti, con il corso serale per studenti-lavoratori, e da quattro anni ha anche attivato un corso di Ragioneria all'interno della Casa Circondariale di Pescara
“Se la detenzione è un momento di opportunità di cambiamento, allora siamo sulla strada giusta”, ha detto l’assessore regionale Marinella Sclocco. L’Istituto Aterno-Manthonè da più di vent’anni si dedica alla formazione e all’educazione degli adulti, con il corso serale per studenti-lavoratori, e da quattro anni ha anche attivato un corso di Ragioneria all’interno della Casa Circondariale di Pescara. L’esperienza della scuola superiore nella casa circondariale San Donato di Pescara vede quest’anno la prima quinta ragionieri programmatori affrontare gli Esami di stato.
I docenti della classe, supportati dal Dirigente scolastico Sanvitale, avevano concordato, insieme al Direttore Pettinelli e all’educatrice Tiberi, una giornata di visita alla città con i cinque studenti che compongono la classe. Secondo quanto previsto dalla normativa penitenziaria, il trattamento delle persone condannate deve tendere, anche attraverso i contatti con l’ambiente esterno, al loro reinserimento sociale e deve essere attuato secondo un criterio di individualizzazione.
L’istruzione è una delle più importanti attività trattamentali. Questi interventi esterni hanno la finalità di arricchire l’offerta formativa e di creare un ponte a livello culturale e umano fra il carcere e il mondo esterno. I detenuti sono tutti permessanti, vale a dire che hanno goduto già di permessi di uscita in precedenza, ciò significa che hanno potuto effettuare l’uscita senza la presenza di agenti, accompagnati, quindi, solo da alcuni docenti della classe.
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