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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Stalking, giovane prosciolto per totale incapacità di intendere e volere: sarà seguito per tre anni

L'avvocato della giovane che nel 2020 ha denunciato il coetaneo originario del suo stesso paese della provincia di Pescara, ripercorre la vicenda iniziata nel 2017 e conclusasi oggi con l'esito della perizia psichiatrica cui era stato sottoposto

Nessuna conseguenza penale per un giovane della provincia di Pescara indagato per stalking e oggi prosciolto perché riconosciuto totalmente incapace di intendere e di volere all'epoca dei fatti a seguito della perizia psichiatrica cui è stato sottoposto. Tuttavia per lui il gip ha stabilito una misura accessoria di tre anni di libertà vigilata nel corso dei quali sarà seguito dal centro di salute mentale di Tocco da Casauria. Al termine del periodo stabilito la sua posizione ed eventuale pericolosità sarà rivalutata, se cessata non ci saranno più prescrizioni altrimenti potrà essere deciso il prolungamento della misura. A riferire l'esito della vicenda è Stefano Sassano, l'avvocato della giovane che nell'estate 2020 presentò più di una denuncia nei confronti di un ragazzo che conosceva da tempo in quanto lui è originario del paese dove vivono i nonni della giovane che lì si recava spesso sin da piccola. La ragazza, che ha poco più di 25 anni, aveva denunciato coetaneo per stalking. Tutto sarebbe iniziato nel 2017 e proseguito fino al 2020.

La giovane che vive a Pescara da sempre, spiega il legale, tornava spesso in paese per andare a trovare i parenti. Il ragazzo ha quindi iniziato a commentare le foto che la ragazza pubblicava sui social iniziando ad inviare messaggi insistenti. Poi i pedinamenti. Quando si è fidanzata avrebbe iniziato ad inviare audio e video deliranti anche al compagno. “Un paio di volte - spiega il legale ripercorrendo la vicenda – se lo è ritrovato a Pescara dove si è messo a discutere con i suoi amici che si sono messi in mezzo per proteggerla”. A quel punto sono partite le denunce tanto che nella prima, ricorda il legale, la giovane ha allegato ben 47 screenshot di messaggi tra quelli ricevuti su whatsapp, facebook e instagram. Quindi l'avvio delle indagini e la richiesta di una perizia psichiatrica da parte della procura. Perizia da cui oggi è emerso che al momento dei fatti era totalmente incapace di intendere e di volere. “Quello che temiamo – conclude Sassano – è che il ragazzo forte della sentenza possa ricominciare. Al primo messaggio strano ripresenteremo denuncia per chiedere, visto che non è penalmente punibile, di avere prescrizioni più stringenti come ad esempio un ricovero coatto in un altro tipo di struttura”.

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