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Cronaca Spoltore

Spoltore: otto gli indagati per corruzione, Rifondazione "L'inchiesta non ci stupisce"

Sono otto le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta che ha portato alla perquisizione e sequestro di documenti presso il Comune e nelle abitazioni di alcuni indagati, fra cui il sindaco Ranghelli. Rifondazione: "L'inchiesta non ci stupisce, amministrazione in agonia"

Sono otto le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Pescara, nell'ambito dell'inchiesta riguardante presunti illeciti ed episodi di corruzione nella gestione di alcuni interventi e concessioni edilizie al Comune di Spoltore.

Due giorni fa, ci fu la perquisizione, da parte delle Forze dell'Ordine, negli uffici comunali e nelle abitazioni di alcuni degli indagati, fra cui il sindaco Ranghelli.

Le persone indagate, con l'accusa di corruzione, sono il primo cittadino Ranghelli, Marino Roselli, ex presidente del consiglio comunale, l'assessore ai lavori pubblici Claudio Santurbano, il consigliere di maggioranza Pino Luigioni, gli imprenditori Alessandro D'Onofrio, Luigi Zampacorta, Marcello Sborgia e Giancarlo Fiore. Quest'ultimo, è anche il titolare della cittadella della moda Citymoda che ha aperto i battenti pochi mesi fa.

L'inchiesta riguarderebbe in particolare l'ampliamento del cimitero, alcune concessioni edilzie fra via Giotto e via Montinope, ed anche la stessa concessione riguardante Citymoda.

Secondo l'accusa, Roselli sarebbe stato una sorta di intermediario fra alcuni imprenditori "amici" ed il sindaco Ranghelli, con delle "corsie preferenziali" per quanto riguarda autorizzazioni e concessioni.

Gli indagati, intanto, respingono le accuse. Ranghelli, in particolare, si definisce sereno e smentisce l'ipotesi di dimissioni.

Rifondazione Comunista, con Marco Fars( Segretario regionale PRC) e Pina Pagliuca (Segretario Circolo PRC di Spoltore), interviene sulla vicenda: "L'inchiesta non ci stupisce. Siamo usciti dall'amministrazione di Spoltore denunciando proprio il potenziale intreccio perverso tra imprenditori del mattone e politica. Abbiamo sostenuto la necessità di una svolta netta sulle politiche urbanistiche. Ad esempio da 10 anni ci battiamo contro lo scempio delle torri sul fiume all'altezza dello svincolo di Villa Raspa.

Le scelte di Raghelli e Roselli sono invece andate nella direzione dell'inciucio politico con il centrodestra pur di mantenere in piedi la baracca.È compito della magistratura verificare eventuali illegalità. Quel che è certo è che l'amministrazione di Spoltore vive una lenta agonia politica evidentemente subalterna ad interessi estranei alle esigenze dei cittadini."

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