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Cronaca

Sospesa l'attività di un locale di Pescara Vecchia per somministrazione di alcolici a minori: chiesta la revoca della licenza

A prendere il provvedimento è stato il questore Liguori, denunciata la donna che gestisce l'attività. Un comportamento recidivo all'interno dell'esercizio per il quale al sindaco sarà chiesto un intervento ben più incisivo

Sospesa per 14 giorni a partire da sabato 22 aprile l'attività di un locale di Pescara Vecchia per aver somministrato alcol ai minori. Trattandosi di un esercizio in cui però diversi sarebbero stati gli episodi finiti sotto la lente d'ingrandimento della polizia, il questore Luigi Liguori chiederà alle autorità competenti e dunque al sindaco, di valutare la revoca della licenza.

Attualmente il locale è gestito da una donna lituana che per l'ultimo episodio risalente al 16 aprile è stata denunciata. La prima volta in quel locale gli uomini della squadra volante ci sono finiti quasi un anno fa quando nella prima mattina due ragazze minorenni sono state trovate nel locale sembra sotto effetto di alcol e droga. Una di loro aveva 13 anni e l'altra 17, è stato riferito dal dirigente della squadra volante Pierpaolo Varrasso. Su questo è in corso un procedimento penale con il processo previsto a giugno. Per quanto concerne la somministrazione di alcolici ai minori il locale era stato già attenzionato il 2 luglio. L'episodio del 16 aprile ha quindi spinto il questore a decidere per la sospensione dell'attività che, come detto, potrebbe tradursi nella revoca della licenza stessa.

L'occasione per Liguori anche per sottolineare che a volte “a far rimanere male” sono spesso le risposte che i genitori danno agli inquirenti quando chiamati in questura. Risposte che vanno dal “ma io che devo fare” al “ma io devo andare a lavorare”. Un vero e proprio appello il suo a prestare sempre maggiore attenzione ai ragazzi, soprattutto i giovanissimi, che spesso si trovano in situazioni difficili e pericolose molto più grandi di loro.

“Quando facciamo questi provvedimenti – dichiara Liguori sottolineando l'azione tempestiva con cui si prendono proprio per garantire sicurezza e assicurare una movida sana che è l'obiettivo ha più volte ribadito – spesso i locali cambiano titolare o le ragioni sociali. Insomma cambia il menù, ma il risultato è sempre lo stesso”. L'occasione per lui anche per chiedere che si istituisca un tavolo di confronto tra enti, esercenti e forze dell'ordine perché ognuno faccia la sua parte per gestire la cosiddetta movida e permettere a chi lo fa in modo corretto, di divertirsi.

Negli ultimi sei mesi, infatti, sono state otto le risse che hanno visto l'intervento delle forze dell'ordine spesso coordinate tra polizia, finanza, carabinieri e anche polizia locale. Per due di queste, ha riferito il questore, sono stati emessi otto Daspo nei confronti di cinque stranieri (due senegalesi e tre dominicani) che si sono aggrediti l'11 marzo con tanto di machete davanti ad un locale nei pressi di Zanni, e tre nei confronti di ragazzi italiani che si sono resi protagonisti di una violenta rissa consumatasi a Pescara Vecchia il 2 aprile.

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