Settimana corta al Liceo Classico: genitori sul piede di guerra
Si scaldano gli animi al Liceo Classico D'Annunzio in merito alla decisione di avviare il prossimo anno scolastico con la settimana corta. Oggi i genitori contrari hanno protestato davanti la sede
No alla settimana corta al Liceo Classico. Si alzano i toni della protesta del comitato di genitori ed alluni che chiedono di revocare la proposta che dal prossimo anno scolastico prevede l'istituzione della settimana corta con giornate scolastiche anche di 8 ore. Questa mattina una delegazione di genitori assieme ai ragazzi ha protestato davanti l'istituto, ma a quanto pare le loro ragioni sarebbero ancora state ignorate.
Duro il commento del comitato: "Tutto questo nonostante il parere CONTRARIO espresso (con un democratico sondaggio) sia dagli alunni che dai genitori pari al 70% dell’utenza interessata. La seduta del Consiglio sarà preceduta da una “riunione-farsa” - convocata con pochissimo preavviso e alle ore 10/11 di un giorno infrasettimanale lavorativo - dove i proponenti esterneranno, a “giochi fatti”, le ragioni delle loro scelte. La deprecata introduzione della settimana corta comporterà l’aumento di carico di lavoro per gli studenti che dovranno svolgere, in tempi “ristretti”, gli ampi programmi ministeriali che rimarranno, ovviamente , invariati. Nessuna attenzione, inoltre, agli enormi disagi che la settimana corta provocherà alle numerosissime famiglie di pendolari e allo svolgimento delle attività extra scolastiche. Per non pensare ai numerosi nuovi iscritti che potranno trovare, a settembre, questa “novità” né conosciuta né voluta al momento dell’iscrizione"
Secondo i genitori si ucciderà la "cultura classica" abbassando sensibilmente la qualità dell'apprendimento. Senza considerare che gli stessi studenti hanno detto no alla possibilità di avere il sabato libero. La battaglia, proseguono i genitori e studenti del comitato, proseguirà durante l'estate ed ovviamente anche in autunno, con la riapertura delle scuole.
