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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La guardia costiera sequestra quasi 1700 chili di pesce ed eleva sanzioni per 34 mila euro

Questo il bilancio di un'operazione di polizia marittima portata avanti nei giorni scorsi dalla direzione marittima di Pescara in Abruzzo, Molise e Isole Tremiti

Il sequestro di 1.674 chili di prodotti ittici e 34 mila euro di sanzioni comminate.
Questo il bilancio di un'operazione di polizia marittima portata avanti nei giorni scorsi dalla direzione marittima di Pescara in Abruzzo, Molise e Isole Tremiti.

L'operazione, denominata “Cephalopoda”, ha riguardato ancora una volta i controlli sull’intera filiera della pesca per garantire il rispetto delle normative di settore, comprese quelle a tutela della salute dei consumatori inerenti la qualità e la salubrità dei prodotti ittici immessi sul mercato.

In soli 5 giorni di attività, sono state effettuate circa 153 ispezioni e sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di circa 34 mila euro con il sequestro di 1.674 chili di prodotto ittico vario. I 100 uomini e donne della guardia costiera impiegati nei territori dell’Abruzzo e del Molise su 18 mezzi terrestri e 8 unità navali, coordinati dal “14° Centro di Controllo Area Pesca” della direzione marittima di Pescara, hanno eseguito accertamenti a bordo delle unità da pesca, nei punti di sbarco del prodotto ittico, nei centri di grande distribuzione, nei punti vendita al dettaglio, oltre che nei ristoranti, in alcune occasioni anche congiuntamente ad altre forze di polizia.

L’obiettivo dell'operazione è stato quello di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni relative alle taglie minime del prodotto, al divieto di pesca delle specie protette, alla corretta etichettatura dei prodotti e relativa tracciabilità. In particolare, le violazioni maggiormente rilevate hanno riguardato l’inosservanza delle norme sulla “etichettatura” (mancanza di informazioni o errate informazioni al consumatore) e sulla “tracciabilità/rintracciabilità del prodotto ittico” (documentazione che consente di stabilire la provenienza del pescato). 
Nel corso dei controlli, inoltre, nel mercato dell’Aquila, sono stati sequestrati oltre 30 chili di prodotto ittico congelato ma venduto come fresco e riportante sull’etichetta il nome di una specie differente e più prelibata rispetto a quella realmente messa in commercio; l’esercente è stato deferito alla locale autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio.

«Invitiamo i consumatori a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici», dice il direttore marittimo-capitando di vascello Salvatore Minervino, «privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura e tracciabilità, evitando di acquistare prodotti venduti illecitamente da parte di ambulanti non autorizzati o quando chiaramente non vengono rispettati i basilari principi di igiene. Continueremo a vigilare sul rispetto delle regole».

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