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Cronaca

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Sotto sequestro beni mobili e immobili nella disponibilità di un uomo di 43 anni di Torremaggiore, tra questi anche un immobile nella nostra città

Un milione e 650 mila euro. Questo il valore dei beni immobili e mobili nella disponibilità diretta di un uomo di 43 anni di Torremaggiore, in provincia di Foggia, o dei suoi più stretti congiunti conviventi e prestanome, sequestrati da guardia di finanzacarabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica.
Come riferisce l'Adnkronos, i militari hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale.

Il provvedimento è stato disposto dal tribunale di Bari (III Sezione Penale - Misure di Prevenzione).

Gli investigatori hanno rappresentato all'autorità giudiziaria la pericolosità sociale del 43enne, già noto per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, armi, stupefacenti, estorsione, autoriciclaggio e reati fiscali. A dicembre 2019 è stato arrestato al termine dell'operazione "Hydra", per aver fatto parte di un'associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni dell'Inps, al riciclaggio, ai reati fiscali. Al sequestro anticipato dovrebbe seguire la confisca del patrimonio. Oltre che nei confronti del 43enne, le indagini patrimoniali sono state sviluppate anche sui suoi familiari più stretti e su due prestanome, ai quali erano fittiziamente intestate immobili e società, di fatto nella sua disponibilità. Tra queste, anche una società di smaltimento rifiuti colpita lo scorso 21 aprile da una interdittiva antimafia del prefetto di Foggia.

In particolare, i finanzieri e i carabinieri hanno condotto approfondimenti sul tenore di vita, sulle disponibilità finanziarie e sul patrimonio dell'intero nucleo familiare del 43enne di Torremaggiore, riscontrando, come riporta il Tribunale della Prevenzione, "una macroscopica … sproporzione esistente tra i redditi dichiarati dal …. e dai suoi congiunti … ed il valore del patrimonio (beni immobili, beni mobili registrati, partecipazioni sociali e relativi compendi aziendali) che i soggetti summenzionati hanno accumulato nel tempo". In altri termini, i beni mobili e immobili, alla luce delle risultanze dell'analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti.

Il tribunale della Prevenzione ha così accolto la proposta formulata dalla Procura della Repubblica di Foggia e ha ordinato il sequestro di: due compendi aziendali, comprensivi del 100% delle relative quote sociali, entrambi con sede in Torremaggiore; 16 immobili situati prevalentemente in area garganica (San Paolo di Civitate e Rodi Garganico) e Pescara, tra appartamenti e box; 4 auto; 5 conti correnti; 2 polizze assicurative/fideiussorie. La Procura della Repubblica del Tribunale Foggia ha istituito un apposito pool composto da sei Pubblici ministeri che si occupa di istruire e avanzare le richieste di misure di prevenzione personali e patrimoniali.

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