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Cronaca

L'Istituto Bellisario-Misticoni si ferma contro la preside per la circolare anti cicche

Studenti in sciopero dopo la decisione della dirigente scolastica di vietare l'accesso al cortile durante l'ora di ricreazione. Lei si difende così: "Troppe sigarette, viene fatto un uso improprio degli spazi esterni"

Sciopero degli studenti, ieri, al liceo artistico musicale e coreutico Bellisario-Misticoni, in via Einaudi, contro quello che il Collettivo dell'Istituto bolla come "un atteggiamento sanzionatorio, autoritario e fuorilegge della dirigenza". Il riferimento è a una circolare della dirigente scolastica, Gabriella Consolazio, che vieta l'accesso al cortile e agli spazi all'aperto durante l'ora di ricreazione.

Alla base del divieto, dice il Collettivo in una nota, vi è "una rissa del 7 aprile tra due studentesse, anche se qualche giorno dopo" la dirigente giustifica la decisione "come conseguenza del fatto che gli studenti fumino troppe sigarette".

LA VERSIONE DELLA PRESIDE - La Consolazio non torna indietro e spiega: "In occasione di una piccola rissa tra ragazzi, sono uscita in cortile e mi sono resa conto di quello che avviene all'aperto, dove gli studenti fumano sigarette riempiendo di cicche il pavimento. Da regolamento è possibile usare gli spazi esterni se ci sono le condizioni. Visto l'uso improprio, ho ritenuto che non ci fossero".

IL SIT IN - Ieri mattina circa 300 ragazzi della scuola hanno prima dato vita a un sit-in davanti all'istituto e poi si sono riuniti in assemblea in un parchetto nelle vicinanze. Gli studenti hanno esposto, davanti all'istituto, un cartello con la scritta "Goodbye democracy" e un altro cartello con impresso l'articolo 21 della Costituzione, che sancisce il diritto di tutti a manifestare il proprio pensiero. Contestano la posizione della preside, che ha minacciato di sospendere tutti gli studenti che durante la ricreazione sono usciti dalle aule in segno di protesta. Alcuni professori sono usciti a parlare con gli studenti, ma non hanno voluto commentare la vicenda.

BARONE: "GRAVE CARENZA DI DIALOGO" - "Dopo esserci confrontati abbiamo deciso di non entrare - spiega il rappresentante d'istituto Federico Barone - C'è una grave carenza di dialogo: abbiamo chiesto più volte, senza ricevere risposta, di incontrare la preside per illustrarle le nostre ragioni e per questo nei prossimi giorni attueremo una nuova forma di protesta, uscendo dalle aule all'ora della ricreazione e sedendoci per terra, davanti alla presidenza, finché non saremo ricevuti. Il problema non è che noi vogliamo fumare. C'è una circolare ministeriale che non dice che gli studenti non possono uscire all'aperto, ma che afferma che gli studenti che fumano vanno sanzionati, cosa che peraltro nella nostra scuola non è mai stata fatta. Inoltre la decisione è stata assunta dalla preside contro ogni regola, perché sono stati scavalcati sia il consiglio d'istituto che il collegio dei docenti".

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