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Cronaca Riviera Nord

Scarti di pesce abbandonati, pugno di ferro del Comune

Continua l'abbandono di scarti di pesce in luoghi non autorizzati a tale tipo di smaltimento. L'assessore Marchegiani: "Pratica incivile e fuorilegge, l'amministrazione sarà durissima"

Continua la pratica dell’abbandono di scarti di pesce da parte di ignoti in luoghi non autorizzati a tale tipo di smaltimento. Questa mattina l'episodio si è verificato presso il mercato ittico, dove sono stati rinvenuti diversi chili di materiale abbandonato presumibilmente da esercenti o ristoratori, che Attiva ha provveduto a rimuovere, pur non essendo questa una sua specifica competenza, perché si tratta di un rifiuto speciale che non rientra fra i rifiuti urbani.

Ristoratori e commercianti, infatti, devono per legge sottoscrivere un contratto per lo smaltimento di questi scarti. L'operazione viene compiuta da una ditta specializzata perché tali rifiuti non possono essere smaltiti in discarica, come accade invece ai materiali che Attiva quotidianamente rimuove. Nonostante tutto, considerata la situazione creatasi dopo l’abbandono dell’enorme quantitativo rinvenuto oggi al mercato del pesce, Attiva ha provveduto a raccoglierlo e a igienizzare il posto in cui era stato accatastato, affinché la ditta Urasom, preposta a questo tipo di raccolta, domattina possa smaltirlo secondo le procedure previste.

Sono state messe insieme 40 buste, e per farlo gli operatori di Attiva hanno dovuto dotarsi di speciali tute per via delle condizioni in cui i rifiuti si trovavano. D’intesa con gli assessori a Polizia Municipale e Commercio, l’Amministrazione ora annuncia che inasprirà i controlli e le multe, per tutelare tanti operatori che sono in regola con i conferimenti secondo quanto richiede la procedura e per il decoro della città e di luoghi come il mercato del pesce a cui devono essere sempre assicurate le migliori condizioni igieniche.

“Agiremo duramente contro chi non rispetta queste regole, pur esponendosi a multe ingenti - avverte l’assessore alla Qualità Ambientale Paola Marchegiani - Il conferimento abusivo comporta infatti sanzioni non solo amministrative: se a compierlo è un operatore, scattano anche quelle penali. Inoltre per l’Amministrazione è un costo, perché l’operazione di ripristino delle condizioni igieniche e di smaltimento effettuato da Attiva sono a carico dell’Ente e della comunità cittadina”.

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