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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Case svaligiate nel chietino e nel pescarese: preso in Romania un membro della banda

I Carabinieri del Norm di Pescara, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Gotland”, conclusa nel novembre 2016, hanno arrestato un componente del sodalizio criminale che aveva saccheggiato diverse abitazioni

Ieri pomeriggio è stato arrestato Gabors Balazs, 39 anni, romeno, uno dei responsabili del reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione sgominata dal Nor dei Carabinieri di Pescara nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Gotland”, conclusa nel novembre 2016.

Era fuggito in Romania

L’uomo, al momento dell’esecuzione delle misure cautelari, si era reso irreperibile raggiungendo la Romania, sua terra natale, con il chiaro intento di sottrarsi alla cattura; in seguito alla fuga, fu richiesto un mandato di arresto europeo e, a distanza di quasi un anno, il collaterale romeno, grazie alla stretta collaborazione con quest’Arma, lo ha rintracciato e tratto in arresto estradandolo in Italia ove è stato ristretto presso il carcere romano di Rebibbia.

L’operazione dalla quale è scaturito l’arresto risale all’anno scorso, quando i militari dell’Arma avevano individuato e incastrato la banda di ladri che saccheggiava diverse abitazioni del chietino e del pescarese. Altri tre erano i componenti della banda, finiti all’epoca dei fatti tutti ai domiciliari: Agron Dema, 48 anni, albanese residente a Pescara, Giampiero Giancola, 42enne di Montesilvano, ritenuti autori materiali dei furti insieme a Balazs, e Adamo Leonzio, 55 anni, di Tollo, che rivestiva il ruolo di ricettatore.

La banda aveva messo a segno 8 colpi

Otto in totale i furti contestati al gruppetto, un’agguerrita batteria di ladri seriali che già dalla primavera dello scorso anno si sono responsabili di episodi predatori nelle zone di Guastameroli di Frisa, Tollo, Ortona, Canosa Sannita, Frisa, Civitella Casanova e Scafa, con un modus operandi ben definito e collaudato: per non correre troppi rischi il terzetto prendeva di mira principalmente seconde case, il più delle volte disabitate, situate in zone rurali isolate, e prima di entrare in azione eseguiva dei sopralluoghi notturni.

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