Roma-Pescara, treno lumaca: da Sulmona con 50 minuti di ritardo

Hanno dovuto sopportare non pochi disagi i passeggeri che questa mattina sono saliti a Sulmona sul treno proveniente da Roma e diretto a Pescara. Il convoglio, che doveva giungere alle 11,40 nella stazione centrale del capoluogo adriatico, è arrivato a destinazione solo cinquanta minuti dopo, cioè alle 12,30. Misteriosi i motivi del ritardo, che è stato annunciato ai viaggiatori sulmonesi solo alle 10.40, cioè poco prima di partire.

"Inizialmente - racconta un 35enne che si è trovato, suo malgrado, a vivere questa disavventura - ci era stato detto che il convoglio avrebbe portato 40 minuti di ritardo, ma nel giro di non molto tempo il divario è aumentato ulteriormente, allungandosi a 50 minuti. E nessuno ci ha spiegato il perché".

Troppo spesso il Pescara-Roma si rivela un treno lumaca, tanto è vero che nei giorni scorsi la senatrice Stefania Pezzopane (Pd) ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi chiedendogli di riferire al Parlamento "sulla mancata riattivazione del terminal di Roma Termini della linea Pescara-Roma, alla quale va ridata piena dignità".

La Pezzopane pone innanzitutto l'accento sui "ritardi che mettono a dura prova la resistenza di tanti utenti" e chiede di avere notizie anche sulla chiusura della tratta Avezzano-Roccasecca, che è un altro tasto dolente quando si parla dei collegamenti su rotaia tra il Lazio e l'Abruzzo.

"Non e' concepibile - dice la senatrice tornando a parlare della ferrovia Roma-Pescara - che una soluzione temporanea, come quella della fermata a Tiburtina, diventi poi provvisoria a tempo indeterminato, provocando continui disagi ai pendolari che lavorano o studiano nella Capitale".