Roberto Straccia: in passato ha tentato il suicidio?
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro di persona, per quanto riguarda la scomparsa di Roberto Straccia. Intanto fonti Ansa parlano di un vecchio fascicolo per un suo tentativo di suicidio
La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di sequestro di persona, per quanto riguarda la scomparsa di Roberto Straccia.
Un atto quasi formale quando una persona scompare misteriosamente fanno sapere dal Tribunale, che conferma dunque come ogni pista sia ancora battuta.
La stessa procura, secondo fonti Ansa, avrebbe chiesto l'acquisizione di un fascicolo dalla Procura di Fermo, riguardante un suo presunto tentativo di suicidio. Il fascicolo riguarda l'episodio dell'avvelenamento con una bibita che aveva portato il ragazzo in ospedale. Dalle indagini non si trovarono riscontri su un possibile episodio doloso e quindi l'inchiesta fu archiviata come episodio di autolesionismo. Un episodio che il padre considera chiuso.
Dal suicidio all'allontanamento personale (ipotesi fortemente scartate dalla famiglia e dagli amici), al sequestro di persona o al malore, i Carabinieri continuano a ricostruire gli ultimi minuti in cui Roberto stava correndo lungo la riviera sud. I due testimoni che appaiono nel video pochi secondi dopo il passaggio del ragazzo, hanno detto di non ricordare nulla e comunque di non aver notato nulla di strano in quei momenti.
Le ricerche proseguono e presto verranno ampliate a tutta l'area metropolitana fra Montesilvano e Francavilla, con un ulteriore impiego di volontari della Protezione Civile. Gli amici, a tal proposito, stanno organizzando per domattina una ricerca chiedendo al maggior numero di persone di partecipare.
Dopo la puntata di "Chi l'ha Visto?" sono arrivate decine di segnalazioni da diverse parti d'Italia, fra cui quella di una 20enne che lo avrebbe visto nella zona di via D'Avalos.
Gli scaldacollo rinvenuti lungo la riviera sud e in via Muzii, analizzati nelle ultime ore, non appartenevano a Roberto.
