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Cronaca

Rimborsi per il terremoto, intercettazioni bollenti da Codici: "Truffa da milioni di euro"

L'associazione Codici ha divulgato questa mattina alcune intercettazioni telefoniche riguardanti una presunta frode messa in atto per l'ottenimento di rimborsi per milioni di euro dopo il terremoto del 6 aprile 2009

Codici ha illustrato stamane alla stampa il contenuto di un esposto che è stato presentato alle Procure di Pescara e Chieti, e che si basa su intercettazioni di cui l'associazione è entrata in possesso. Codici ha infatti distribuito ai giornalisti un documento in cui Manuela Pierdomenico, difensore civico dell'Unione dei Comuni di Pianella, Montesilvano e Spoltore, ammetterebbe di aver commesso un grave reato per un danno patrimoniale di alcuni milioni di euro. Lo scandalo denunciato da Codici è emerso da un colloquio tra il sindaco di Pianella, Giorgio D'Ambrosio, e la Pierdomenico, intercettati dalla Digos di Pescara il 24 luglio 2010 nell'ambito delle indagini sulla gestione dell'Ato, di cui proprio D'Ambrosio è presidente.

La Pierdomenico, che svolge la professione di broker, parla con il primo cittadino di Pianella della somma (3 milioni e mezzo di euro) che l’assicurazione ha liquidato al Comune di Chieti in seguito ai danni riportati dalla propria sede per via del drammatico sisma del 6 aprile 2009. Stando a quanto riportato nel testo, la donna ammette di aver "fatto la frode" in quanto in realtà Palazzo Valignani era malconcio già prima del terremoto: “Io sono andata a fare la liquidazione – si legge nel documento – con la compagnia Reale Mutua. 3 milioni e mezzo gli abbiamo fatto prendere, gli abbiamo detto che il danno era per il terremoto mentre il danno era pregresso”. Sempre secondo il testo distribuito da Codici, Pierdomenico sottolinea che un meccanismo analogo sarebbe stato escogitato al fine di far ottenere 50 milioni di risarcimento all'ospedale San Salvatore de L'Aquila.

Domenico Pettinari, segretario di Codici, ha dichiarato: “E’ la stessa Pierdomenico che ammette di aver partecipato, concorso e attuato una grande frode assicurativa, e quindi un reato di truffa aggravata, perché avrebbe riconosciuto e liquidato 3 milioni di euro al Comune di Chieti per un danno pregresso. Ma la Pierdomenico ammette anche altre cose ancora più gravi: nonostante nessun Ente fosse assicurato per il terremoto, hanno fatto prendere 50 milioni di euro anche all’ospedale San Salvatore dell’Aquila”. Codici, dunque, chiede le dimissioni di Manuela Pierdomenico e si rivolge ai sindaci di Montesilvano, Spoltore e Pianella invitandoli a “revocare immediatamente il mandato di difensore civico a questa signora, che ammette di aver commesso un reato gravissimo”. I fatti saranno esposti da Codici anche all’Isvap e alla Reale Mutua, in quanto parti offese.

Intanto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, è intervenuto sulla questione gettando acqua sul fuoco: "Non conosco le intercettazioni e quindi non posso commentare questa notizia, ma posso sicuramente parlare dell'assicurazione per il terremoto che il Comune aveva. I 3 milioni e mezzo di euro sono stati destinati in parte alla ristrutturazione del Palazzo Municipale, in parte al teatro Marrucino e poi ancora ad altri immobili che erano assicurati".

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