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Cronaca Farindola

Rigopiano, l'ex sindaco rivela: "Suggerii un gatto delle nevi invece delle lussuose stanze dannunziane"

Interrogato per oltre due ore in Procura, a Pescara, Antonio De Vico, alla guida del Comune di Farindola dal 2009 al 2014: "Io forse, da persona più esperta, avrei valutato la possibilità di chiudere le strade"

"L'impegno dei datori di lavoro all'Hotel Rigopiano è stato apprezzabilissimo, ma hanno dimostrato di non saper gestire la neve. Io suggerii un gatto delle nevi invece delle lussuose stanze dannunziane".

Lo ha detto Antonio De Vico, sindaco di Farindola dal 2009 al 2014, al termine dell'interrogatorio durato oltre due ore in Procura a Pescara nell'ambito dell'inchiesta sul disastro dell'Hotel Rigopiano dove il 18 gennaio scorso sono morte 29 persone, quando la struttura è stata travolta da una valanga.

"Il giovane sindaco Lacchetta ha fatto tantissimo e ha subito molte pressioni - ha aggiunto De Vico - Io forse, da persona più esperta, avrei valutato la possibilità di chiudere le strade, anche se erano i gestori dell'albergo a potere e dovere rinunciare a una settimana di guadagni".

De Vico è indagato in relazione all'attività omissiva, legata alla mancata adozione del nuovo piano regolatore di Farindola e alla mancata convocazione della commissione valanghe, riunitasi l'ultima volta nel 2005.

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