rotate-mobile
Cronaca

"Riformare il servizio di emergenza territoriale", medico pronto allo sciopero della fame

Nando Del Giovane, medico del 118, ha scritto insieme ad altri colleghi a Mattarella, e dal 1° luglio farà lo sciopero della fame davanti al pronto soccorso di Pescara

L'abruzzese Nando Del Giovane, medico del 118, ha sottoscritto una lettera insieme alla dottoressa Rossella Damiani, anch'ella abruzzese, e ad altri colleghi del direttivo Saues (Sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria), indirizzata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sollecitare il governo ad emanare un provvedimento ad hoc in favore della dipendenza per i medici convenzionati 118.

Nella missiva si chiede di applicare una riforma al servizio di emergenza territoriale "che ne ricuperi funzionalità e dignità nei confronti del cittadino e del suo bisogno e diritto di salute. La grave carenza di personale medico", dicono i medici a Mattarella, "si ripercuote in modo significativamente negativo sull’assistenza sanitaria ai malati e oltremodo sugli stessi operatori sanitari".

A tale proposito, Del Giovane anunncia: "Dal primo luglio utilizzerò i miei 12 giorni di ferie per fare uno sciopero della fame ad oltranza davanti ai locali del pronto soccorso dell'ospedale civile di Pescara. La politica purtroppo è cieca, non ascolta le nostre richieste per il riconoscimento di un giusto diritto, cioè la dipendenza, nel soccorso sanitario nazionale, dei medici convenzionati 118, che peraltro risolverebbe molte criticità dell'emergenza e dei pronto soccorso, in quanto molti giovani medici che attualmente fuggono rimarrebbero con diritti e tutele riconosciuti dopo 5 anni di anzianità di servizio".

Tuttavia il governo, evidenzia Del Giovane, "diffonde notizie false per non creare allarmismo, sostenendo che il numero dei medici di emergenza sia rimasto invariato negli ultimi tre anni. L'esecutivo mente sapendo di mentire perché in Abruzzo il 15% ha abbandonato per la medicina privata e generale, cioè per lavori meno usuranti e meglio retribuiti. In Campania addirittura hanno abbandonato 118 e pronto soccorso ben 250 medici. Le notizie ufficiali purtroppo viaggiano in un'altra direzione per non scompigliare la direzione governativa nazionale. E intanto si privatizza, favorendo le cooperative e demedicalizzando le ambulanze".

Ma non finisce qui: "Farò anche una petizione - annuncia il professionista - con una raccolta firme di gente comune e operatori sanitari da inviare al presidente Mattarella, sperando che almeno lui ci ascolti. Bisogna agire in tempi brevi, considerate le criticità del 118 e dei pronto soccorso, che verranno amplificate in questo periodo estivo con blocco delle ferie e aumento di turni in straordinario. Lo step successivo sarà lo sciopero della fame direttamente sotto il ministero della salute", conclude Del Giovane.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Riformare il servizio di emergenza territoriale", medico pronto allo sciopero della fame

IlPescara è in caricamento