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Cronaca

In Abruzzo traffico di droga e riciclaggio dalle organizzazioni campane, pugliesi e dell'est europa: la relazione della Dia

Nella relazione riguardante il primo semestre 2019 della Direzione investigativa antimafia si fa il punto della situazione per quanto riguarda la nostra regione

La Direzione investigativa antimafia ha pubblicato la consueta relazione semestrale relativa alla situazione sul territorio italiano per quanto riguarda la criminalità e le organizzazioni mafiose.

Per l'Abruzzo, nel periodo relativo al primo semestre 2019 si conferma fondamentalmente l'assenza di radicamenti importanti da parte delle organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche se sul territorio, vista la vicinanza geografica, sono presenti individui legati a mafie campane e pugliesi. I collegamenti con le organizzazioni criminali sono dovuti soprattutto al traffico e spaccio di droga, fenomeno che invece si conferma presente sul territorio come avviene ormai da almeno due decenni. Interessi anche nel campo del riciclaggio del denaro, grazie anche allo sviluppo delle attività per la ricostruzione post terremoto ed agli appalti edili ad essa collegati.

Per questo, spiega la Dia, occorre mantenere alta l'attenzione e il monitoraggio del territorio. Per la provincia di Pescara, si conferma l'assenza di fenomeni delittuosi legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso, mentre oltre alla presenza di soggetti criminali campani e pugliesi legati a queste associazioni, si conferma la massiccia presenza di comunità rom, soprattutto stanziali con le quali gli stessi criminali di altre Regioni spesso stringono accordi per lo spaccio di stupefacenti.

Le famiglie rom sono invece attive per reati come usura, gioco d’azzardo, truffe, estorsioni e riciclaggio. Per lo spaccio di droga, segnalate sul territorio regionale presenze anche di bande ed organizzazioni provenienti dall'est europa.

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