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Cronaca

I reali d’Austria donano a Montesilvano la Fiamma della Pace

Il sindaco Francesco Maragno ha accolto la principessa Herta Margareta, arciduchessa d'Austria, e l'arciduca Sandor d'Asburgo, reali d'Austria, giunti ieri in città

«Oggi abbiamo il dovere di insegnare, diffondere, difendere e promuovere gli ideali di libertà, di tolleranza, di solidarietà e di rispetto che costituiscono il miglior antidoto contro ogni sorta di discriminazione fra i diritti delle persone e delle genti».

Così il sindaco Francesco Maragno ha accolto la principessa Herta Margareta, arciduchessa d'Austria, e l'arciduca Sandor d'Asburgo, reali d’Austria, giunti a Montesilvano, insieme al colonnello Karl Skrivanek, presidente dell'Omv di Vienna, l'Associazione Marinai Austriaci.

Ieri mattina il parco Guy Moll ha ospitato la cerimonia di consegna del monumento “La Fiamma della Pace”, una scultura lignea, rappresentante una fiamma, che è stata donata alla città dall’Associazione Nazionale Marinai di Vienna in collaborazione con l'associazione internazionale Fiamma della Pace, rappresentata a Montesilvano da Angelo Iori, già presidente provinciale dell’Anmi, l’associazione Nazionale Marinai Italiani.

«È un onore per Montesilvano – ha detto il sindaco – ospitare un Monumento, che è il simbolo dei valori di convivenza pacifica e del riconoscimento delle differenze e del rispetto dell’altro, contro ogni razzismo e contro la violenza, tanto più che donato grazie alla collaborazione con un'associazione che già solo con il suo nome, "La fiamma della Pace", incarna perfettamente questi ideali. La storia del Novecento è quella di un secolo segnato da immani drammi che hanno piegato l’Europa. Prime fra tutti le due guerre mondiali. Insegnare ai più giovani, tramandare i ricordi per non ripetere importanti errori del passato, è un compito arduo, ma delicato e di grande importanza. La personale e responsabile testimonianza di tutti, nel rispetto e nella commemorazione di tutte le vittime di ogni guerra, può diventare per tanti giovani un ulteriore segno di speranza, di cui hanno tanto bisogno e che permetta loro ed alle loro famiglie di avere un proprio futuro, non stroncato dalla guerra, ma sereno e con un convinto e costruttivo spirito europeo che possa contribuire al dialogo ed alla collaborazione tra i popoli. Ecco perché abbiamo accolto con favore l'iniziativa di Angelo Iori, che è stato un fondamentale tramite con l'associazione marinai austriaci. Il monumento, su espressa richiesta dei nostri graditissimi ospiti, esponenti della casa reale d’Austria, verrà presto collocato sul nostro lungomare. Esso rappresenta un legame tra Montesilvano e Vienna, già intrecciato negli anni scorsi e che è stato ulteriormente rinsaldato». 

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