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Cronaca

Rapina Banca dell'Adriatico Pescara, un arresto: il malvivente era minorenne

Era minorenne quando il 5 febbraio 2010 rapinò la filiale della Banca dell'Adriatico lungo la Tiburtina, ferendo gravemente alla mano un dipendente che voleva disarmarlo. A distanza di quasi 2 anni è stato arrestato

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara, assieme al NORM di Pescara, hanno arrestato questa mattina l'autore della rapina avvenuta il 5 febbraio 2010 nella filiale della Banca dell'Adriatico, lungo al Tiburtina.

Si tratta di un giovane della provincia di Bari, pregiudicato, che attualmente si trova in una Comunità dove è in custodia. Il ragazzo, al momento dei fatti, era minorenne.

Un'indagine particolarmente complessa che ha permesso di rintracciare il responsabile grazie ad una impronta del palmo della mano, lasciata sul vetro divisorio delle casse, ha spiegato il Comandante del Nucleo Investigativo Stangarone.

Da lì i militari hanno individuato il giovane, che nel compiere la rapina ferì gravemente alla mano un dipendente che voleva disarmarlo. L'assalto, infatti, fu condotto con un taglierino e con il volto coperto.

Rapina Banca dell'Adriatico Pescara

Il ragazzo, quando si accorse che la porta era bloccata, prese in ostaggio una dipendente puntandole il taglierino alla gola. Il colpo gli fruttò circa 7000 euro.

Il malvivente, ha sottolineato il capitano Scarponi, Comandante della Compagnia di Pescara, probabilmente aveva un complice, che ora i militari cercheranno di identificare.

Da sottolineare l'episodio del ferimento del dipendente: l'uomo cercò di sfilare dalla mano del ragazzo il taglierino, ma grazie ad un gesto repentino di quest'ultimo, rimase gravemente ferito alla mano, con la lama che gli ha danneggiato in modo permanente la mano sinistra. L'uomo ha dovuto subire cinque interventi chirurgici e rimarrà per sempre invalido all'arto interessato.

IL VIDEO DELLA RAPINA

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