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Cronaca

Ragazza salvata nel fiume: il racconto dei pescatori che l'hanno soccorsa

Si chiamano Angelo, Ennio e Mario e sono gli eroi del mare per vocazione. Tre pescatori che ieri hanno tratto in salvo una ragazza di 24 anni che rischiava seriamente di affogare e che ci hanno raccontato in esclusiva la dinamica dei fatti

Una vita vissuta costantemente in balìa delle onde, con il viso corroso dalla salsedine e lo sguardo fiero di chi conosce il sacrificio, la fatica, la paura e la sofferenza. Con i tre marinai pescaresi c'era anche un giovane africano, componente di un equipaggio che lungo la banchina del fiume stava preparando strumenti ed attrezzature per la pesca delle seppie.

RAGAZZA RISCHIA DI ANNEGARE NEL FIUME

Ragazza salvata nel fiume: l'allarme

È stato proprio l'extracomunitario che per primo ha lanciato l'allarme dopo aver udito un tonfo proveniente dal molo opposto.

"In un primo momento è sembrato il rumore provocato da due barche che si urtano - ci racconta Ennio Medoro - ma poi il nostro giovane aiutante straniero ci ha segnalato un corpo che annaspava nelle acque torbide del fiume, trascinato dalle correnti. In brevissimo tempo siamo intervenuti in soccorso raggiungendo la malcapitata con un motoscafo. Aveva la testa e un braccio fuori dall'acqua ed impugnava un telefonino. Poi, nel vano tentativo di aggrapparsi in un punto di approdo ha lasciato la presa del cellulare ma non ha trovato nessun appiglio. Per fortuna che, dopo diversi tentativi, è riuscita ad afferrare la ciambella di salvataggio che avevamo lanciato e così siamo riusciti a recuperarla e farla salire a bordo della nostra imbarcazione".

Ragazza salvata nel fiume: il salvataggio

Il racconto di un altro testimone oculare, Mario Cipollone, rivela anche altri particolari interessanti.

"Angelo, Ennio e il ragazzo di colore hanno compiuto qualcosa di straordinario in maniera tempestiva. Grazie alla loro esperienza sono riusciti in pochissimi istanti a salvare la vita di questa sfortunata fanciulla. Io ero pronto a tuffarmi per raggiungerla ma i miei compagni mi hanno fatto desistere comunicandomi con il pollice in sù che tutto era andato a buon fine. L'arrivo dell'ambulanza ha successivamente evitato il peggio e dopo le prime cure abbiamo avuto tutti ampie rassicurazioni che la ragazza era ormai fuori pericolo. Sul pontile, agitatissimo, c'era presumibilmente il suo fidanzato ma nella concitazione del momento nessuno di noi ha avuto il coraggio e la prontezza di domandargli  cosa sia accaduto".

Al momento non è chiaro se si sia trattato di una caduta accidentale o di un tentativo di suicidio. Tra le ipotesi più o meno accreditate, anche quella che sia stata spinta nel fiume volontariamente. Ciò che conta è che questa vicenda abbia avuto un lieto fine grazie ai coraggiosi pescatori che meritano un pubblico elogio.

"Ma non chiamateci eroi - continua Mario - perchè l'istinto avrebbe portato chiunque ad agire così, anche in maniera inconsapevole. Noi siamo gente di mare. Nu sem nu!".

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