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Cronaca Centro / Piazza Italia

Protesta la marineria di Pescara: tensione a Piazza Italia

A Piazza Italia sale la tensione con l'arrivo del corteo della marineria di Pescara, che protesta per l'impossibilità di avere l'anticipo della cassa integrazione dalla Regione e per i ritardi nel dragaggio

AGGIORNAMENTO ORE 14,30 La marineria ha incontrato il Presidente della Regione Chiodi, che ha garantito il massimo impegno per accelerare i tempi con il pagamento dei fondi da parte dell'Inps e per l'avvio delle operazioni di dragaggio.

AGGIORNAMENTO 11,39: Testa sottolinea la vicinanza con i pescatori e plaude per il loro comportamento civile nonostante la disperazione in questi mesi.

Ma alcuni pescatori sono pronti a gesti eclatanti: "Siamo pronti a darci fuoco".

Intanto una delegazione dei pescatori sta incontrando il Presidente Chiodi, a Pescara per altri impegni istituzionali.

Tensione, ma nessuno scontro fino ad ora a Piazza Italia, dove è arrivato il corteo della marineria. Gli armatori e pescatori protestano per l'impossibilità, da parte della Regione, di erogare l'anticipo sulla cassa integrazione per i prossimi mesi, in attesa dell'arrivo dei fondi del Governo e dell'Inps.

Proteste anche per i ritardi nel dragaggio: i lavori sono stati materialmente consegnati ma ancora una volta la burocrazia sta rallentando l'avvio dei lavori. I pescatori contavano di tornare in mare per l'inizio di aprile, ma i tempi rischiano di allungarsi.

Intanto carabinieri e Polizia sono schierati in tenuta antisommossa: si temono gesti eclatanti considerando l'esasperazione degli operatori.

Uno striscione rivolto ai politici è eloquente: "In cancro da estirpare". Ricordiamo che il corteo si muoverà poi verso il carcere dove i pescatori busseranno simbolicamente per chiedere ospitalità. Il traffico è bloccato nella zona di Piazza Italia e nelle prossime ore verrà chiuso viale Marconi e via D'Annunzio per consentire il passaggio del corteo.

In strada è sceso Guerino Testa, ex commissario per il dragaggio, che sta dialogando con Mimmo Grosso, rappresentante degli armatori. Il presidente ha garantito che sono stati inviati gli estremi dei beneficiari per gli indennizzi degli ultimi tre mesi del 2012 alla Caripe.

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