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Cronaca

Prostituzione, circa 300 lucciole nel pescarese: l'80% viene sfruttato

Dati impressionanti quelli diffusi ieri durante il convegno 'Punto e a capo sulla tratta'a Montesilvano realizzato dal progetto A.G.A.R. di Caritas e associazione "On the road"

Circa 300 prostitute attive nel pescaresi, con il 60% di loro che esercita in strada, fra la Pineta di Pescara e la riviera di Montesilvano. Oltre il 60% viene sfruttato.

Sono i dati del rapporto presentato ieri dal progetto A.G.A.R. di Caritas e associazione "On the road". Un fenomeno che riguarda soprattutto ragazze dell'est Europa, per lo più romene o bulgare, ma anche africane provenienti dalla Nigeria. E proprio le nigeriane sono quelle più sfruttate.

Durante il convegno 'Punto e a capo sulla tratta' si è parlato anche degli interventi e delle campagne di informazione da avviare per sensibilizzare l'opinione pubblica a questo tema, che spesso non viene approfondito nel modo giusto. In molti infatti non colgono il rapporto diretto fra prostituzione e sfruttamento, che di fatto lede la dignità delle donne costrette a vendere il proprio corpo.

E cambiano anche i luoghi: dalla strada si è passati anche agli appartamenti, alle stazioni, alle saune e night club.

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