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Cronaca

Profughi nella struttura "La Volpe": Forza Italia chiede chiarimenti

Sospiri, capogruppo alla Regione, chiede al sindaco Alessandrini dove sono ospitate le donne vittime di maltrattamenti che dovevano essere ospitate nella struttura "La Volpe" che invece potrebbe presto ospitare profughi

Chiarezza sul futuro della struttura "La Volpe" gestita dalla Caritas, e soprattutto risposte riguardanti le donne vittime di abusi e violenze che dovevano essere ospitate nella struttura che, a quanto pare, già da tempo ospita donne profughe dopo che il Comune ha ceduto la gestione alla Caritas Diocesana.

A parlare è il capogruppo di Forza Italia alla Regione Sospiri, che torna sulla vicenda dopo che proprio la struttura "La Volpe" è candidata per ospitare parte dei profughi che arriveranno nel pescarese nelle prossime settimane. "Dopo tre anni scopriamo che l’edificio viene usato per tutt’altri scopi, ovvero oggi il Direttore della Caritas Don Marco ci ha rivelato che dall’agosto 2016, ovvero da quando il sindaco Alessandrini gli ha ceduto l’utilizzo dell’immobile, vi sta ospitando donne presunte profughe all’interno del programma di accoglienza dell’emergenza nazionale migranti.  Archiviata questa notizia fondamentale, si apre però un altro buco nero che va colmato, ovvero: dall’agosto 2016 le donne italiane che sono costrette a lasciare il tetto familiare perché vittime di abusi, dove vengono ospitate? Quali sono le strutture del territorio che garantiscono l’assistenza fisica, il sostegno e l’ospitalità alle donne che rischiano di essere uccise dal coniuge o da parenti, o anche alle ragazze madri che non possono vivere in famiglia?"

PROFUGHI AL CENTRO "LA VOLPE"?

Sospiri attende notizie dal sindaco ed annuncia un'interrogazione formale al Consiglio Comunale per chiedere che la struttura rimanga a disposizione delle donne vittime di violenza. "Ovviamente  non vorremmo che l’edificio ‘La Volpe’ finisse come il dormitorio di via Alento, nato anche con fondi regionali e comunali, oltre che privati, per ospitare i clochard e senzatetto che vivevano accampati nella stazione ferroviaria centrale. Peccato che oggi quei clochard e senzatetto siano tornati a dormire fuori dalla stazione centrale, perché anche il dormitorio di via Alento, gestito anch’esso dalla Caritas, risulta nell’elenco delle strutture candidate a ospitare i presunti profughi, per i quali lo Stato sborsa 35 euro al giorno, oltre Iva”.

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