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Cronaca

Un "tappeto" di foto per ricordare le vittime di Rigopiano perché il giorno della sentenza sia quello del "Mai più"

La decisione degl giudice per le indagini preliminari dovrebbe arrivare nel pomeriggio di oggi, giovedì 23 febbraio

È il giorno della sentenza di primo grado per il processo con rito abbreviato sulla tragedia di Rigopiano. Nell'aria si respirano attesa e tensione. All'esterno del tribunale di Pescara il silenzio è quasi irreale e il suo rumore reso ancor più forte da quel tappeto di fotografie sistemato dai parenti delle 29 persone che il 18 gennaio 2017 persero la vita in quell'evento sì eccezionale, ma su cui oggi, giovedì 23 febbraio, il giudice per le indagini preliminari Gianluca Sarandrea è chiamato a dire se responsabilità per quanto avvenuto ce ne siano state e se sì di chi sono.

Al centro la scritta "Mai più".

Trenta gli imputanti (29 persone e una società) chiamati a rispondere a vario titolo di diversi reati per quanto avvenne quel giorno nell'albergo di lusso compreso nel territorio di Farindola travolto, alle 16.49, da una valanga di proporzioni inimmaginabili che quelle 29 vite le spazzò via. Undici furono i sopravvissuti. 

La sentenza di primo grado nel processo per rito abbreviato che si conclude con le ultime arringhe questa mattina nell'aula 1 del tribunale di Pescara, dovrebbe arrivare nel pomeriggio. 

Il %22tappeto%22 di foto delle vittime di Rigopiano sistemato davanti al tribunale giovedì 23 febbraio, giorno della sentenza di primo grado-2

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