Processo Rigopiano, il Gup rigetta la richiesta di un nuovo incidente probatorio
Sono 17 gli imputati per i quali è stato ammesso il rito abbreviato su 25, nell'ambito del procedimento penale riguardante il crollo dell'Hotel Rigopiano costato la vita a 29 persone
Il Gup del tribunale di Pescara ha rigettato la richiesta di un nuovo incidente probatorio avanzata dalla difesa del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, nell'ambito del processo riguardante il crollo dell'Hotel Rigopiano, costato nel 18 gennaio 2017 la vita a 29 persone.
Per 17 dei 25 imputati è stato invece accolto il rito abbreviato. Ad opporsi alla richiesta di incidente probatorio alcune parti civili che hanno aderito alle considerazioni tecniche svolte dalla Procura, mentre altre hanno preferito rimettersi alla decisione del giudice. Il giudice, spiega AdnKronos, ha motivato il diniego spiegando l'inutilità di una perizia ai fini del giudizio da compiersi in questa fase, sollecitando inoltre le difese degli imputati ad anticipare la richiesta di rito alternativo.
L'avvocato Alessandra Guarini dell'associazione Anmil che assiste i genitori di Ilaria De Biase e i figli dei coniugi Caporale, ha parlato di una decisione importante da parte del Gup che ha detto di ravvisare alcuna necessità di un simile approfondimento. Al centro del processo ci sono le accuse relative alla mancata realizzazione della carta valanghe, le presunte inadempienze relative a manutenzione e sgombero delle strade di accesso all'hotel e il tardivo allestimento del centro di coordinamento dei soccorsi. I reati ipotizzati a carico degli imputati vanno, a vario titolo, dal crollo di costruzioni o altri disastri colposi, all'omicidio e lesioni colpose, all'abuso d'ufficio e al falso ideologico.
L'avvocato ha aggiunto che alcuni reati sono già a rischio prescrizione, come l'abuso d'uffico (5 anni) e il falso (sette anni e mezzo). L'associazione Anmil si è costituita parte civile per scendere al fianco dei familiari delle vittime. Il processo si aprirà il 17 settembre prossimo.
