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Cronaca Montesilvano

Processo Ciclone: Corte d'Appello, assolto Enzo Cantagallo

L'ex sindaco esce indenne dalle accuse penali. Assolto anche il suo vice Marco Savini. Cantagallo, però, è stato condannato a pagare i danni al Comune di Montesilvano

La Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato l'assoluzione emessa in primo grado dell'ex sindaco di Montesilvano, Enzo Cantagallo, dall'accusa di associazione per delinquere e ha dichiarato prescritti gli episodi di corruzione per cui era stato condannato. La Corte, inoltre, ha assolto Cantagallo con formula piena dal reato di abuso per cui era stato condannato inizialmente dai giudici.

L'ex sindaco e' stato anche assolto dal reato contestato al capo 'M' dell'imputazione perche' il fatto non sussiste. Per quanto riguarda poi l'accusa di calunnia per cui era stato assolto, la Corte ha invece dichiarato la prescrizione. Cantagallo, pero', e' stato condannato al pagamento del risarcimento del danno al Comune di Montesilvano nella misura del 35% della somma di 200mila euro. La vicenda e' relativa al processo "Ciclone" su presunte tangenti negli appalti pubblici.

Cantagallo in primo grado era stato condannato dal Tribunale collegiale di Pescara a 5 anni per corruzione e abuso d'ufficio, e assolto invece dai reati di associazione per delinquere, favoreggiamento, calunnia, abuso edilizio, abuso d'ufficio e elusione dei costi di costruzione, nonche' da diversi episodi di corruzione. Il procuratore generale aveva chiesto per l'ex primo cittadino 4 anni e sei mesi solo per il reato di associazione per delinquere e la prescrizione per tutto il resto.

La Corte d'Appello dell'Aquila ha confermato l'assoluzione anche dell'ex vice sindaco di Montesilvano, Marco Savini, dall'accusa di associazione per delinquere. Savini, inoltre, e' stato assolto dal reato di abuso d'ufficio per cui era stato invece condannato in primo grado a un anno e sei mesi.

La Corte ha confermato l'assoluzione dal reato di associazione per delinquere anche per l'ex dirigente dell'ufficio urbanistica Ronaldo Canale, l'ex assessore Attilio Vallescura, l'ex assessore Guglielmo Di Febo, l'ex assessore Cristiano Tomei e Vladimiro Lotorio, imprenditore. Vincenzo Cirone e Giuseppe Di Pietro, assolti in primo grado, sono stati invece condannati entrambi a 3 anni di reclusione (pena condonata) per concussione.

Per la societa' Alberto Bitondo e' stata disposta una sanzione pecuniaria di quasi 26mila euro. Per quanto riguarda l'ex assessore Guglielmo Di Febo, una parte del reato, vale a dire illecita induzione a dare o promettere utilita', e' stata dichiarata prescritta; per la parte residua l'imputato e' stato invece condannato a due anni di reclusione.

La Corte d'Appello ha poi dichiarato prescritti alcuni reati a carico di Attilio Vallescura, Ronaldo Canale, l'ex assessore Paolo Di Blasio, l'imprenditore Vincenzo Duilio Ferretti, Alfonso Di Cola, Vladimiro Lotorio, Cristiano Tomei, Guglielmo Di Febo, Luca Bitondo e Vincenzo Cirone. Prescrizione anche per l'ex capo di gabinetto Lamberto Di Pentima, assolto invece in primo grado. Per Angiolo Barneschi confermata la pena emessa in primo in grado, ma dichiarata interamente condonata.

Attilio Vallescura e Michele Blasiotti sono stati assolti dal reato 'G' perche' il fatto non sussiste. Inoltre, Ronaldo Canale, Fabrizio D'Addazio, Andrea Diodoro e Simonetta Giansante, sono stati assolti perche' il fatto non sussiste dal reato di abuso. In primo grado erano stati invece condannati.

Assoluzione, poi, per le societa' Prisma costruzioni e CDC costruzioni. E' stata poi revocata la confisca delle somme di denaro a carico di Cantagallo, Vallescura, Canale, Di Febo e Ferretti. Oltre all'ex sindaco, dovranno risarcire il Comune di Montesilvano per danno all'immagine anche Ferretti, Canale, Di Cola, Di Blasio, Di Febo e Vallescura.

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