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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

I cinque luoghi più suggestivi e romantici di Pescara e provincia

Dalla tranquillità del porto turistico di Pescara, all'eremo di San Bartolomeo in Legio, alla Bocca dell'Inferno di Rigopiano, nel Comune di Farindola: le proposte per dirsi "ti amo" sono per tutti i gusti e anche per i meno temerari

San Valentino è vicino, e per chi volesse giurare amore eterno al proprio partner, o semplicemente passare una giornata romantica diversa dai classici hotel a 5 stelle o soggiorni pagati profumatamente, nella provincia di Pescara non ha che l’imbarazzo della scelta.

Può sembrare atipico, ma il punto più alto del Ponte del mare, che unisce le sponde nord e sud della riviera pescarese, è uno dei luoghi più suggestivi della città. Non solo perché da lì si domina l’orizzonte e tutto lo skyline cittadino, ma anche perché promettersi amore eterno fra il vento che scompiglia i capelli e la distesa del mare Adriatico, è uno spettacolo memorabile.

Per chi soffrisse di vertigini, ma non volesse rinunciare ad ammirare il mare, pronunciando parole d’amore per il proprio amato bene, non resta che una passeggiata dentro il porto turistico Marina di Pescara, dove alcune agenzie organizzano cene a lume di candela e pernottamenti in barca a vela, per una nottata da non dimenticare.

Il colle della Vecchia, a Montesilvano, salì alle cronache nel 1988, per una presunta apparizione della Madonna, con migliaia di pellegrini in attesa di un miracolo che, in realtà, non avvenne mai. Oggi è uno dei punti più alti di Montesilvano, dove ancora sorge una croce, e la vista panoramica è mozzafiato. Basta salire per un breve sentiero per raggiungere la sommità e ammirare uno spettacolo che si allarga dal mare Adriatico fino alle cime del Gran Sasso. L’atmosfera è assicurata.

Per poterne godere bisogna essere appassionati del genere, ma basta superare la paura dell’altezza per ammirare la bellezza dell’eremo di San Bartolomeo in Legio, a Roccamorice, che si erge su uno sperone roccioso di circa 50 metri a 700 metri sul livello del mare. La struttura, eretta prima dell’11esimo secolo, fu restaurata da Pietro dal Morrone, il futuro papa Celestino V, intorno al 1250 e qui visse per due anni. L’atmosfera suggestiva e ricca di storia ne fanno uno dei luoghi più adatti a promettersi sentimenti duraturi.

Si chiama Bocca dell’Inferno, ma il nome non rende l’idea della bellezza del posto, una enorme grotta a Rigopiano, nel comune di Farindola, dove il fiume Tavo penetra turbinosamente per poi sfociare in un’altra valle creando la cosiddetta Cascata del Vitello d’Oro, dove l’acqua scorre per un’altezza di 28 metri. È una delle più importanti sorgenti del versante sud del Gran Sasso. E per chi non volesse addentrarsi in emozioni tanto forti, Rigopiano offre una vasta gamma di escursioni naturalistiche, speleologiche ed alpinistiche, con tanto di area attrezzata per pic nic, escursioni a cavallo o in bicicletta, dove giurarsi fedeltà reciproca nel paesaggio incontaminato.

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