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Cronaca

Porto e dragaggio: i problemi degli operatori marittimi restano

Nuovo grido d'allarme da parte degli operatori marittimi del Porto di Pescara, senza alcuna prospettiva di ripresa delle loro attività a differenza di quanto sta accadendo per i pescatori, tornati in mare

Nuovo grido d'allarme degli operatori portuali pescaresi, in una situazione drammatica a causa dei ritardi nell'avvio del dragaggio della darsena portuale.
Se, infatti, da un lato i pescatori hanno ripreso le loro attività di pesca da qualche settimana, Agenzie marittime, Imprese portuali, Piloti Ormeggiatori, Spedizionieri doganali, Cantieri navali, Servizi antincendio ed antinquinamento, Ricevitori dei prodotti petroliferi sono ormai allo stremo e purtroppo non vedono prospettive confortanti per il futuro.

"Dopo la conferenza stampa avvenuta ormai da circa tre mesi sulla situazione drammatica in cui versano tutti gli operatori portuali a causa  dell’abbandono da parte delle varie amministrazioni dell’interesse ad una piena operatività delle strutture del  porto di Pescara, siamo ancora qui a cercare di fare sentire la ns. voce.

Infatti da quando la marineria ha potuto far ripartire i propri pescherecci, per l’informazione e per l’opinione pubblica  i problemi dello scalo  portuale  sono terminati. Tutto si è risolto per il meglio. Si può tornare a mangiare il pesce…e por molti va bene così.

Per noi operatori portuali, Agenzie marittime, Imprese portuali, Piloti Ormeggiatori, Spedizionieri doganali, Cantieri navali, Servizi antincendio ed antinquinamento, Ricevitori dei prodotti petroliferi,  ormai allo stremo la situazione non è cambiata assolutamente!!!!

Siamo ancora qui ad aspettare notizie certe  sul dragaggio della darsena portuale, sull’eventuale prolungamento degli ammortizzatori, e soprattutto della situazione del PRG portuale ancora bloccato nei cassetti della Regione. Le aziende in crisi  operanti nel porto a cui sono stati promessi degli indennizzi non hanno percepito alcunché, ed è una  notizia ormai che ha fatto il giro dei quotidiani nazionali che la Società Armatrice  delle navi cisterna che operavano il trasporto petrolifero è fallita anche a causa della mancata operatività del ns. scalo.

Pensate avevano acquistato una petroliera (nome Tigullio) da decine di milioni di euro per poter approvvigionare i depositi di Pescara e dopo un anno  non ha potuto più onorare il contratto per mancanza di adeguato pescaggio.
Non avrebbero mai immaginato che un  porto in Italia sarebbe stato abbandonato a se stesso!!
Per Vs. informazione la zona portuale è zona ormai nel pieno degrado e deserta!!  Comune e Provincia hanno smantellato ciò che rimaneva,: le tensostrutture che prima procuravano ombra ai turisti, la Stazione Marittima è in abbandono totale da anni, addirittura il piazzale del  porto è divenuto sede del Luna Park  e ritrovo dei pensionati che vi hanno piazzato  sedie e tavolini.
E questa cosa è veramente una beffa clamorosa per tutta la città di Pescara!!!!
Forse saranno i segnali che le ns. amministrazioni vogliono abbandonare il destino dello scalo pescarese? Che almeno abbiano il coraggio di uscire allo scoperto e dirlo apertamente
."

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