rotate-mobile
Cronaca

Pescara, traffico illecito di rifiuti ferrosi: 7 aziende sequestrate, 13 denunce

Fingevano di trattare rifiuti di tipo ferroso, trasformandoli in Materia Prima Secondaria, da vendere ad acciaierie straniere. Per questo 13 persone sono state denunciate, e 7 aziende sequestrate

Fingevano di trattare rifiuti ferrosi generici facendoli diventare Materia Prima Secondaria: in questo modo, erano autorizzati a rivendere il materiale ad accaierie straniere, soprattutto greche o turche.

In realtà, sui rifiuti, molti dei quali pericolosi, non veniva effettuato alcun trattamento, e grazie a false documentazioni i materiali venivano certificati come trattati e pronti ad essere smerciati tramite una grossa nave, la "Emelie". In questo modo non solo c'era un notevole risparmio sui trattamenti stessi, ma anche un margine di guadagno più alto.

Per questo, 13 persone, fra cui i titolari di alcuni impianti di trattamenti di rifiuti di Chieti Scalo e Montesilvano, ma anche di altre regioni (Puglia e Marche), sono state denunciate.

Sette le aziende sequestrate.

L'operazione, denominata "Emelie", è stata condotta dal Noe, il Nucleo Operativo Ecologico di Pescara.

L'indagine fa riferimento a dei fatti avvenuti nel 2008, quando proprio i carabinieri sequestrarono nel porto di Pescara la nave "Emelie", carica di circa 800 tonnellate di rifiuti che non erano idonei per essere trasportati e trattati nelle acciaierie.

Grazie ad una lunga e complessa attività investigativa, i militari hanno scoperto una vera e propria associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti.

Il sistema era relativamente semplice: i camion carichi di materiale ferroso, provenienti da varie attività come autodemolitori e ambulanti che raccolgono il ferro a domicilio, entravano negli impianti delle aziende sequestrate con i documenti che indicavano rifiuti ferrosi generici. Dopo pochi minuti, però gli stessi camion uscivano con le bolle che indicavano il trasporto di rifiuti trattati, ovvero Materia Prima Secondaria. In realtà, come accertato dai Carabinieri, il trattamento non avveniva.

Fra le aziende sequestrate, la Sider Metalli di Chieti Scalo, la New Edy di Montesilvano, la Simonelli di Fermo, Agricola Abruzzese, Sg Trasporti Miglianico, Russi di San Severo.

Il comandante del Noe di Pescara, Basilico, ha spiegato che questo genere di attività è anche molto rischiosa in quanto fra i materiale sequestrati sono state rinvenute anche bombole di gas ed oli pericolosi che devono necessariamente essere trattati in modo speciale. Fra l'altro, i carabinieri hanno anche accertato la partenza di un altro carico di questo genere da porto di Ortona, sempre con la stessa nave, che però non è stato sequestrato in tempo.

Gli indagati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti. Non sono state eseguite misure di custodia cautelare.

Operazione Emelie Pescara

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pescara, traffico illecito di rifiuti ferrosi: 7 aziende sequestrate, 13 denunce

IlPescara è in caricamento