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Cronaca

Pescara, sfruttamento della prostituzione e aborti clandestini: il racconto di una delle vittime

La Squadra Mobile di Pescara ha fatto sapere che una delle vittime degli aguzzini romeni che per anni hanno sfruttato e schiavizzato giovani prostitute romene, ha voluto raccontare tutti i dettagli riguardanti gli aborti clandestini

Ha deciso di presentarsi spontaneamente dagli agenti della Squadra Mobile, per avere un sostegno e soprattutto per raccontare gli agghiaccianti dettagli della triste storia che l'hanno vista vittima di una banda di aguzzini romeni, che la sfruttavano per farla prostituire in strada.

Una delle giovani prostitute romene vittime della banda, sgominata dalla Polizia il 9 febbraio scorso dopo oltre un anno di indagini, ha fornito particolari importanti agli inquirenti, in particolare sull'aborto clandestino che ha dovuto subire dopo essere rimasta incinta da uno dei tanti clienti con cui aveva avuto rapporti sessuali non protetti.

Uno dei capi dell’organizzazione, MIHAI Vasilica (33 anni) e la compagna di costui, SIN Stefania Florentina (26 anni), l’hanno costretta, con minacce e percosse, ad abortire clandestinamente, sempre tramite l’assunzione di una dose massiccia di Cytotec.
La donna ha precisato che l’aborto è avvenuto nella stanza di un albergo di Pescara, con gravi rischi per la sua incolumità fisica, e che i suoi aguzzini si sono poi disfatti del feto gettandolo nel water del bagno.

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