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Cronaca

Pescara, riciclaggo e truffa auto a noleggio: 8 arresti

La Polizia Stradale di Pescara ha sgomianto un'organizzazione criminale che grazie ad alcuni falsi documenti faceva sparire auto prese a noleggio, per poi rivenderle grazie ad alcuni concessionari compiacenti della zona

La Polizia Stradale di Pescara ha sgomianto un'organizzazione criminale che grazie ad alcuni falsi documenti faceva sparire auto prese a noleggio, per poi rivenderle grazie ad alcuni concessionari compiacenti della zona.

Sono 46 in tutto le persone indagate: otto sono finite agli arresti domiciliari, altre quattro hanno avuto la misura dell'obbligo di dimora.

L'indagine, particolarmente complessa, è durata circa due anni, ed ha avuto inizio a seguito di un sequestro avvenuto nel gennaio 2009 presso un rivenditore di Santa Teresa di Spoltore.

Lo sviluppo successivo delle indagini ha permesso di ricostruire l'iter utilizzato dall'organizzazione per riuscire ad entrare in possesso di auto prese a noleggio, che poi, grazie ad una documentazione falsa, subivano diversi passaggi di proprietà fino ad arrivare nei saloni di alcuni commercianti compiacenti, dove venivano rivendute.

Venivano, ad esempio, fornite false denunce di smarrimento dei documenti di circolazione, falsi documenti di identità realizzati con i dati dei proprietari delle società di autonoleggio, falsi atti notarili in grado di "ripulire" la vettura, in modo da poter essere reimmatricolata e messa in vendita.

L'organizzazione aveva come capo V.B; due persone di San Severo (Fg), D.C.D. e T.M. invece si occupavano del noleggio dei veicoli, che avveniva presso diverse società di noleggio che non richiedevano la carta di credito come garanzia, ma semplicemente denaro contante.

Arresti truffa auto Pescara

Dopo aver ottenuto la vettura, venivano subito predisposte le false carte per effettuare vari passaggi di proprietà, con prestanomi compiacenti.

Si tratta di vetture di varia cilindrata e valore: si va dalle Punto alle Ferrari, Maserati e Porsche.

Durante le indagini, la Polstrada grazie alle intercettazioni ha poi scoperto un secondo filone illecito, ovvero il tentativo da parte degli indagati di truffare con documenti falsi (false buste paga e documenti fiscali), alcuni istituti di credito allo scopo di richiedere dei finanziamenti e crediti.

Fra gli arrestati, anche un broker di Loreto Aprutino, C.R, e un commercialista, P.D.

Coinvolte alcune concessionarie del pescarese e del teramano, oltre ad altri saloni in provincia di Campobasso.

I reati contestati sono diversi: dalla truffa aggravata alla falsa documentazione, oltre al reato di associazione a delinquere.

Le vetture sequestrate sono 36 in tutto. I truffatori avevano addirittura tentato di noleggiare uno Yacht con questo sistema.


 

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