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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Primo Maggio

Pescara, pestaggio a Piazza Primo Maggio: arrestato bullo 18enne

Ha selvaggiamente picchiato, assieme ad altri quattro minorenni, un ragazzo di 17 anni che gli aveva negato una sigaretta. Il pestaggio è avvenuto il 20 aprile nel parco di Piazza Primo Maggio. In manette è finito Edgar Flacco, un 18enne

Un pestaggio violentissimo, scatenato per una sigaretta negata. Nei guai sono finiti cinque bulli, quattro dei quali denunciati in quanto ancora minorenni, ed un 18enne di origini bielorusse, Edgar Flacco, ritenuto il capo "branco".

Una brutta storia quella scoperta dalla Squadra Mobile di Pescara, che grazie all'aiuto degli amici della vittima, un 17enne pescarese, e grazie alle immagini delle telecamere del Comune piazzate a Piazza Primo Maggio, è riuscita ad identificare tutti i responsabili.

Tutto ha inizio il pomeriggio del 20 aprile, quando alle 5 del pomeriggio i giovani del gruppo si ritrovano nel parchetto della Piazza, per festeggiare assieme il compleanno di un loro amico, come testimoniano le foto pubblicate sui profili Facebook.

La vittima passa per caso e il gruppo di bulli gli chiede una sigaretta. Il giovane dice no, e qui scatta il pestaggio. Calci, pugni al ragazzo che non può difendersi dalla furia ceca dei suoi aggressori. Alla fine il gruppo si allontana, lasciandolo sanguinante ed esanime a terra. Il giovane riesce a rialzarsi e rifiuta l'assistenza di qualche passante che ha assistito alla scena. Tornando a casa. Ma le ferite, i traumi e le lesioni sono particolarmente gravi: setto nasale rotto, dita della mano rotte e contusioni con prognosi minima di 60 giorni. Il ragazzo viene anche operato all'Ospedale di Pescara.

IL VIDEO

Sono poi gli amici della vittima, che grazie a Facebook risalgono ad alcuni degli autori del pestaggio, in particolare ad Edgar, che sul profilo scrive "Dio perdona, la banda no", a testimonianza del forte legame fra i ragazzi del gruppo, desiderosi di emulare le gesta dei protagonisti di "Romanzo Criminale".

Risaliti ai responsabili, i due si presentano in Questura dove raccontano l'accaduto. La Polizia avvia le indagini, ascolta i sospettati, i testimoni e visiona le immagini delle telecamere dopo aver ascoltato anche la vittima.

La dinamica viene così ricostruita, e viene così trasmesso il fascicolo alla Procura dei Minori, che si occuperà dei quattro denunciati minorenni.

Per Flacco, invece, l'accusa è di lesioni volontarie, aggravate dai futili motivi, e scattano gli arresti domiciliari. Il giovane è di origini bielorusse, ed è stato adottato da una coppia della provincia di Chieti, dove risiede. Non frequenta nessuna scuola, saltuariamente svolge qualche lavoretto precario.

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