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Cronaca

Pescara, operazione Homeless: truffe on line, tre arresti

Due anni di indagini per sgominare una vera e propria banda di criminali telematici, che ha truffato almeno 200 persone con inserzioni fraudolente su Ebay, Kijiji e Subito. Tre gli arresti

Avevano messo in piedi un sistema ben congegnato, relativamente semplice ma molto efficace.

Grazie a dei prestanome, per lo più senzatetto, tossicodipendenti e persone indigenti, erano riusciti ad avere oltre 20 carte prepagate Postepay; nel frattempo, avevano utilizzato almeno 30 identità di terze persone per aprire account su vari siti di annunci per la vendita on line, inserendo false inserzioni.

Una volta che l'acquirente abboccava all'annuncio, si facevano inviare i soldi sulle carte senza però inviare alcun oggetto.

Con questo sistema, sono quindi riusciti a truffare almeno 200 persone (ma secondo la Polizia Postale di Pescara sono molte di più), per un danno economico di almeno 60.000 euro.

La Polizia Postale pescarese, diretta dal dott. Sorgonà, in collaborazione con la Polizia Ferroviaria, diretta dal dott. Zaccone, li ha però incastrati, dopo due anni di indagini particolarmente complesse.

In manette sono finiti R.M., 37 anni, F.R. 36 anni e R.M, 26 anni, residenti nell'area metropolitana pescarese (Sambuceto, Montesilvano e Spoltore). Nei guai anche un minorenne, denunciato.

L'accusa per loro è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa telematica, illecito utilizzo di carte di credito.

La prima fase consisteva nel "reclutamento" dei prestanome: si tratta di senzatetto, sbandati, indigenti e tossicodipendenti che gravitano nella zona della Stazione Ferroviaria. Gli arrestati offrivano 50 euro per ogni postepay da loro attivata e 30 euro per ogni sim telefonica. Ovviamente, dovevano essere consegnate loro non appena venivano ottenute.

In questo modo, avevano a disposizione carte dove far arrivare denaro dagli acquirenti da truffare, e sim telefoniche intestate a terze persone da usare per contatti telefonici durante la transazione.

Operazione Homeless Pescara

A quel punto servivano i nomi per aprire decine di account falsi sui siti dove pubblicavano le inserzioni, ovvero Ebay, Kijiji e Subito.it. In questo caso, i nomi venivano estrapolati da database sparsi sul web. Bastava accedere ad alcuni documenti, come i risultati dei concorsi, per ottenere nome, cognome, data e luogo di nascita. Dati utili per aprire account sui siti di vendita.

Durante le perquisizioni, gli agenti hanno rinvenuto un'agenda con i nickname e le password corrispondenti ad ogni inserzione.

Infine, scattava la vera e propria truffa, con inserzioni di prodotti tecnologici a prezzi vantaggiosi, che gli utenti pagavano in anticipo ricaricando le postepay. Solo che poi, non veniva spedito nulla all'acquirente.

A seguito di numerose denunce, tutte inerenti persone senza fissa dimora del pescarese, la Polizia Postale ha iniziato a raccogliere prove, intuendo che si trattava di un vero e proprio meccanismo fraudolento che riguardava personaggi della zona. Grazie alle immagini degli sportelli Bancoposta dove i tre arrestati andavano a ritirare il denaro, gli inquirenti sono risaliti alle loro identità.

I numeri sono notevoli: 50 le sim sequestrate, 20 le postepay, 70 gli account utilizzati per le false vendite, con almeno 200 vittime che hanno denunciato le frodi, anche se sono sicuramente molti di più gli acquirenti truffati che non hanno denunciato l'accaduto.

Il giro complessivo è di 60.000 euro accertati, ma probabilmente supera i 100 mila euro.

Per gli arrestati è scattata la misura dei domiciliari. Solo uno di loro ha precedenti penali.

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