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Cronaca

Pescara, omicidio Tommaso Cagnetta: Ciarelli non risponde

Resta in silenzio Angelo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso Tommaso Cagnetta due giorni fa in via Tavo, a Rancitelli. L'avvocato, al termine dell'interrogatorio di garanzia, ha parlato di indizi deboli

AGGIORNAMENTO Il Gip di Pescara ha confermato la custodia cautelare in carcere per Angelo Ciarelli.

Angelo Ciarelli, il rom accusato di aver ucciso due sere fa Tommaso Cagnetta in via Tavo, davanti al Ferro di Cavallo, non ha risposto alle domande del Gip nell'interrogatorio di garanzia.

Ha scelto dunque il silenzio, mentre ieri aveva più volte dichiarato di essere innocente, tesi confermata anche al suo avvocato che, all'uscita dall'interrogatorio, ha fatto sapere di aver parlato con il proprio cliente. "Ha detto che non è stato lui a sparare, altrimenti non si sarebbe presentato in Questura e non avrebbe fatto il test dello stub" ha detto il legale, che parla di indizi deboli, almeno fino ad ora, a carico di Ciarelli.

Per questo, si è opposto alla convalida dell'arresto e alla detenzione in carcere.

Fin dall'inizio, la Polizia aveva capito che Cagnetta era stato ucciso per errore. Quando infatti c'era stato il tentativo di fuga dei due tossicodipendenti che non avevano saldato un debito di 10 euro con una spacciatrice rom, sia Cagnetta che Ciarelli erano intervenuti per difendere le ragioni della donna, cercando di bloccare i due "clienti":

Ciarelli, dunque, avrebbe colpito per accidentalmente Cagnetta. 

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