Pescara, estorsione e minacce con molotov ad un commerciante: 2 arresti
Hanno minacciato il titolare di un negozio della città e la sua famiglia chiedendo 5.000 euro di "pizzo", lasciando una bomba molotov davanti al negozio come atto intimidatorio. In manette sono finiti due giovani pregiudicati
Hanno chiesto il "pizzo" ad un commerciante cittadino, pretendendo di ricevere 5.000 euro. Lo hanno anche minacciato con telefonate anonime e lasciando una bomba molotov davanti al suo locale come atto intimidatorio.
Per questo, due pregiudicati pescaresi, BELLOTTI WILLIAMS, 21enne pregiudicato ed ORSINI KEVIN, 22enne, sono stati arrestati dai carabinieri di Pescara con l'accusa di tentata estorsione in concorso e detenzione illegale di armi da guerra.
Era il 7 giugno scorso quando davanti all'attività viene rinvenuta la molotov, pronta per esplodere e lasciata davanti alla vetrina. Ad accorgersi dell'ordigno una passante che ha allertato i carabinieri. L'uomo ha poi iniziato a ricevere minacce telefoniche e scritte dagli arrestati, che coinvolgevano anche i suoi familiari.
Da qui sono partite le indagini dei carabinieri, che attraverso le immagini raccolte nei pressi della cabina da dove è partita una delle telefonate anonime (zona Conad Rancitelli) hanno analizzato i passanti e scovato i due sospetti. Uno di loro aveva un pitbull, elemento determinante che ha permesso rapidamente di arrivare all'identificazione del primo arrestato. Analizzando infatti il database dei cani di questo tipo registrati in città e nella zona, e grazie al confronto dell'abbigliamento è scattato il primo fermo ed arresto. Fondamentale anche il recupero della bicicletta notata nel video e di proprietà dell'altro giovane arrestato.
Determinante anche la collaborazione del commerciante, che ha deciso di collaborare invece di cedere al criminale ricatto. I carabinieri hanno sottolineato come i due probabilmente erano pronti a compire atti ben più gravi contro l'attività, considerando che la vittima non aveva alcuna intenzione di pagare.
