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Cronaca

Pescara, dissequestro per i Caffè Venezia e per gli altri beni dei Granatiero

I due Caffè Venezia di Pescara e gli altri beni sequestrati lo scorso 12 settembre tornano in mano alla famiglia pugliese Granatiero. Lo ha stabilito il tribunale di Pescara. Sette gli indagati per riciclaggio

I due Caffè Venezia di Pescara e gli altri beni sequestrati lo scorso 12 settembre tornano in mano alla famiglia pugliese Granatiero.

La decisione è stata presa dal giudice Antonella Di Carlo, che ha disposto il dissequestro delle attività che, lo ricordiamo, comunque non erano state chiuse in quanto affidate ad un amministratore nominato dal Tribunale.

Anche le quote societarie ed i conti correnti sono stati restituiti alla famiglia Granatiero.

L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia di Pescara, vede sette persone indagate con l'accusa di riciclaggio. Secondo gli inquirenti, che hanno condotto una lunga e complessa indagine, i soldi utilizzati dai Granatiero nelle proprie attività aperte a Pescara negli ultimi anni proverrebbero dal clan Romito, nota famiglia malavitosa pugliese.

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