Pescara: chiesto il rinvio a giudizio per D'Alfonso
Il Pm di Pescara Varone ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso in merito all'inchiesta riguardante le presunte tangenti negli appalti pubblici. In tutto sono 26 gli imputati, fra i quali alcuni noti imprenditori
Il Pm di Pescara Gennaro Varone ha chiesto il rinvio a giudizio per i 26 imputati dell'indagine riguardante presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara.
Tra gli indagati figura anche l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, che finì agli arresti domiciliari.
Ora si attende che il GUP fissi la data dell'udienza preliminare. Le accuse mosse agli imputati da parte del Pm vanno dall'associazione a delinquere, alla corruzione, concussione, peculato, falso ideologico, truffa, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Fra gli accusati figurano Guido Dezio, ex collaboratore stretto di D'Alfonso, Fabrizio Paolini, Luciano Di Biase ed alcuni noti imprenditori, fra cui Carlo Toto.
D'Alfonso ed altri imputati sono accusati anche di associazione a delinquere con la finalità di compiere reati verso la pubblica amministrazione.
L'inchiesta riguarda presunti illeciti per quanto riguarda l'area di risulta ed i cimiteri pubblici, mentre quella sull'urbanistica è ancora in corso.
Tra gli indagati figura anche l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, che finì agli arresti domiciliari.
Ora si attende che il GUP fissi la data dell'udienza preliminare. Le accuse mosse agli imputati da parte del Pm vanno dall'associazione a delinquere, alla corruzione, concussione, peculato, falso ideologico, truffa, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio e favoreggiamento.
Fra gli accusati figurano Guido Dezio, ex collaboratore stretto di D'Alfonso, Fabrizio Paolini, Luciano Di Biase ed alcuni noti imprenditori, fra cui Carlo Toto.
D'Alfonso ed altri imputati sono accusati anche di associazione a delinquere con la finalità di compiere reati verso la pubblica amministrazione.
L'inchiesta riguarda presunti illeciti per quanto riguarda l'area di risulta ed i cimiteri pubblici, mentre quella sull'urbanistica è ancora in corso.