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Cronaca

Anche a Pescara l'operazione nazionale della Capitaneria di Porto "30 days at Sea 3.0": il bilancio dei controlli

L’operazione globale ambientale si è svolta dal 1 marzo al 31 marzo per la tutela dell'ambiente marino e costiero ed ha interessato 67 Paesi del mondo

Anche gli uomini e le donne della Direzione marittima di Pescara hanno partecipato all'operazione "30 days at sea 3.0” si è svolta dal 1 marzo al 31 marzo sotto il coordinamento nazionale del servizio per la cooperazione internazionale di polizia del Ministero dell’interno e che ha coinvolto 67 Paesi del mondo, con l'oviettivo di tutelare l'ambiente marino in ogni sua forma.

La guardia costiera di Pescara ha svolto 34 controlli in mare per accertare l'inquinamento da navi e piattaforme offshore, 153 controlli per appurare eventuali inquinamenti terresti e fluviali con ricadute sull'ambiente marino, e 20 ispezioni sul traffico di rifiuti attraverso i porti. In tutto, sul nostro territorio, sono stati scoperti 58 reati ambientali. La Direzione marittima ha commentato:

Un importante target ha riguardato l’inquinamento terrestre e fluviale con impatto sull’ambiente marino. In tal senso sono state molte le criticità sulle quali si è intervenuti. È stata rilevata, in particolare, in alcuni casi, l’inadeguatezza degli impianti di depurazione, la presenza di scarichi idrici illegali e l’abbandono sul territorio di grandi quantità di rifiuti non correttamente trattati. Fenomeni, questi, che contribuiscono in maniera determinante ad accrescere la presenza in mare di plastiche e microplastiche

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