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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Nuova visita ispettiva di Blasioli (Pd) all'ospedale di Penne: "La giunta Marsilio sta facendo morire il nosocomio"

Il consigliere regionale Pd è tornato all'ospedale di Penne per verificare la situazione sul fronte del personale e del potenziamento dei servizi sanitari offerti

Nuova visita ispettiva del consigliere regionale Antonio Blasioli, del Pd, all'ospedale San Massimo di Penne. L'ultima era stata effettuata il 19 gennaio scorso ed era stata presentata un'interpellanza discussa in consiglio regionale il 13 aprile scorso alla quale aveva risposto la giunta regionale con rassicurazioni in merito al potenziamento dei servizi sanitari e soprattutto del personale vista la grave carenza di organico.

Presenti anche il consigliere comunale Vincenzo Ferrante del gruppo Penne prossima, Andrea Vecchiotti, Enio Baldassarre, Enzo De Simone, Tania Marrone e Gianni Di Quinzio.

"Mi sono recato al reparto di medicina, (senza entrare per non intralciare il lavoro in un periodo delicato come quello che viviamo) e devo constatare che permane una situazione di illegittimità nelle turnazioni e negli orari delle prestazioni dei sanitari. Rispetto alle rassicurazioni ricevute dall’Assessore Verì, secondo la quale il Reparto di medicina sarebbe stato incrementato di 3 dirigenti medici per arrivare al numero di 10 unità, comprensivo del facente funzione, ho trovato una situazione peggiorata, illegittima e contra legem.

Quando si parla di Penne e del suo ospedale molti si concentrano sulla qualificazione dello stesso, se ospedale di base sede di Pronto Soccorso o presidio di area disagiata, ma la verità che si riscontra negli atti è che in attesa di una nuova rete ospedaliera che tarda a venire, si sta smembrando questo ospedale, lasciandolo morire e costringendo i medici a turni estenuanti che massacrano loro, sono contra legem e soprattutto sono un vero pericolo per i pazienti (che possono scontare la stanchezza o la poca lucidità del personale) e per la qualità delle cure."

Blasioli ha ringraziato i medici per l'impegno profuso, per una situazione diventata insopportabile con i pochi medici costretti in medicina generale a fare turni di guardia interdivisionali con notti e festivi alternadosi fra 5 medici.

"Questa situazione si è ulteriormente aggravata. Oggi il reparto di medicina del San Massimo conta 5 medici, tra cui l’ex Sindaco di Penne Semproni, che una volta andato in quiescenza è stato richiamato per una collaborazione (Co pro Co covid) fino al 31 dicembre 2021 per 24 oer settimanali, ma dal 19 novembre un altro medico è stato ritenuto inidoneo all’attività di reparto. Preciso che il numero massimo di notti dovrebbe essere di 5 al mese, mentre se ne effettuano molte di più e a farle sono anche il direttore e i medici ultra 62 anni che, in base al ccnl, prevede la facoltà di chiedere la dispensa ad effettuare le notti.

Quindi oggi il Reparto di medicina conta 3 medici più il dottore con contratto in scadenza al 31 dicembre. Preciso che fino a due anni fa medicina contava 14 medici. Per far funzionare il reparto ne servirebbero 7 più il Direttore, ma in realtà ne sono stati prima 5 e poi, con un pensionamento, 3 più il Direttore. Insomma una situazione disperata, in cui non si possono più spremere i medici, ai quali, oltre al “dovuto”, si è chiesto “l’impossibile” e tutto ciò anche a rischio e pericolo dei pazienti."

Il concorso per il tempo determinato di 3 medici si è tenuto e le prove si sono svolte a luglio, con la scelta di un medico specializzato e di due medici in corso di specializzazione, ma al San Massimo di Penne non è arrivata né la prima, né gli altri due spiega Blasioli che intende capire perchè non sono diventati effettivamente operativi nel nosocomio vestino.

"Noi non accettiamo questa situazione. Basta con queste prese in giro e basta con situazioni di lavoro illegittime, con turni massacranti, con medici che lavorano violando sistematicamente le prescrizioni della L. 161/2014, e le direttive europee 104/1993 e 34/2000 che prescrivono il limite massimo di 12 ore e 50 minuti di lavoro al giorno, il limite massimo di 48 ore di durata media settimanale e il  limite minimo di riposo di 11 ore continuative nell’arco di un giorno.

Questa situazione va fermata. Ho atteso otto mesi da quella interpellanza. Nulla è stato fatto. Penne è stata utilizzata per un concorso, ma non ha visto arrivare nessuno mentre continuano a venire meno risorse umane. Ho voluto verificare di persona e mi sono recato anche all’ufficio del personale per accertare e chiedere copia dei turni e dei cartellini. Oggi non era accessibile ma avanzerò la richiesta alla direzione generale."

Blasioli infine ha fatto sapere che porterà copie delle timbrature dei medici dai carabinieri in quanto questo sfruttamento non è più accettabile. Il consigliere Ferrante:

"Abbiamo portato a conoscenza del sindaco la situazione di tutti i reparti, chiedendo un confronto in una seduta pubblica. Lo faremo ogni tre mesi per dar man forte all’amministrazione comunale di Penne che ha lo stesso colore politico della giunta regionale e chiederemo ciclicamente cosa è stato fatto."

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