rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Penne

Penne, SEL: "Incomprensibile il comportamento del Pd sulla questione Maremonti"

Il Consiglio Comunale di Penne, per la decisa opposizione del Pd, ha bocciato la mozione presentata da Sel che chiedeva all'aministrazione pennese di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario aperto sulla realizzazione della strada "Mare-monti".

La questione Mare Monti divide il consiglio comunale di Penne. Il Pd, con ben 9 voti contrari, ha bocciato la mozione proposta dai"Vendoliani" sulla MareMonti. I rappresentanti di SEL, Guglielmo Di Paolo e Matteo Tresca, chiedevano all'Amministrzione di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario aperto sulla realizzazione della strada fantasma "Mare-monti". "E' un atto incomprensibile e scellerato per chi si batte per una una politica senza ombre e senza la difesa di posizioni personali - hanno detto Tresca e Di Paolo.

L'intento della mozione si traduceva in un impegno formale nei confronti della nostra comunità d'intraprendere tutte le azioni consentite ad ottenere il risarcimento dei danni. Non si tratta di una trovata elettorale nè di un atto semplicemente simbolico, come dichiarato dal segretario e capogruppo del Pd in Consiglio Comunale, ma di un atto politico dovuto nel rispetto dei cittadini traditi e danneggiati da irregolarità già emerse dalle prime indagini della magistratura, che hanno portato ad arresti cautelativi e sequestri patrimoniali.

Non è altresì un atto di accusa nei confronti di qualcuno, questo è un compito della magistratura, nei confronti della quale nutriamo sempre il massimo rispetto e fiducia per l'accertamento della verità.

Crediamo che chi fa politica dovrebbe ingentilire il linguaggio ed irrobustire il pensiero. Il nostro obiettivo è di amministrare Penne in un centrosinistra compatto. Ma rimarrà soltanto un sogno fintantochè il Partito Democratico continuerà a lacerarsi attraverso lotte intestine, caratterizzate da un'assoluta mancanza di coraggio".

La procura di Pescara, quest'estate, ha chiuso l'inchiesta Mare Monti indagando ben 14 persone. Nell'indagine, condotta dagli uomini del Corpo forestale dello Stato, sono finiti, tra gli altri, l'ingegnere Carlo Strassil, Luciano D'Alfonso e l'imprenditore Carlo Toto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Penne, SEL: "Incomprensibile il comportamento del Pd sulla questione Maremonti"

IlPescara è in caricamento