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Addio a Tony D'Angelo, il "leone" di Penne

Aveva 77 anni ed era molto conosciuto per il suo costante impegno nell'organizzazione di spettacoli e manifestazioni. E' stato il promotore di una rassegna canora nel carcere di Pescara

Si è spento, dopo lunga malattia, uno dei personaggi più controversi dell'area vestina. Tony D'Angelo, soprannominato "il leone di Penne", o più semplicemente "cillon" dai suoi concittadini, ha dovuto arrendersi alle complicazioni causate da un'embolia cerebrale al termine di due mesi di convalescenza in una clinica di Pineto. L'ex ispettore della Rizzoli Editore ha dedicato gran parte della sua vita ad organizzare eventi, sfilate e manifestazioni di intrattenimento .

Una ventennale collaborazione con l'agenzia Promozione Spettacoli di Montesilvano, coronata con la realizzazione di una lodevole iniziativa di solidarietà che si svolge ogni anno all'interno della casa circondariale di Pescara.  Paolo Minnucci lo ricorda così:

"È stata sua l'idea di far svolgere una tappa del Festival della Melodia dentro il carcere  per alleviare la pena dei detenuti durante le festività natalizie. Spesso ha affiancato la mia organizzazione durante il tour di Miss Adriatico e nelle gare culinarie del campionato di cucina per casalinghe".

Il suo eccessivo entusiasmo veniva spesso frainteso come forma di invadenza e di egocentrismo. Amava girare per le vie di Penne con il suo inseparabile borsello pieno di fotografie e ritagli di giornale che lo ritraevano in compagnia di personaggi famosi. Vantava amicizie importanti nel mondo del calcio, dal team manager del Milan Stefano Ramaccioni all'allenatore Giovanni Trapattoni. Negli ultimi anni accudiva amorevolmente il fratello disabile Peppino che ora sarà seguito da un amministratore di sostegno.

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