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I consiglieri provinciali vestini del centrodestra replicano al Pd: "Su Penne e l'area vestina solo fumo negli occhi"

I consiglieri provinciali dell’area Vestina Emidio Camplese (assessore al Comune di Penne) , Antonio Zaffiri per Collecorvino e Gianfranco De Massis di Elice replicano alle dichiarazioni fatte dal consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli

Il Pd continua a gettare fumo negli occhi su Penne e l'area vestina, lanciando allarmi infondati. A dirlo i consiglieri provinciali dell'area vestina Emidio Camplese (assessore al Comune di Penne) , Antonio Zaffiri per Collecorvino e Gianfranco De Massis di Elice che replicano alle dichiarazioni fatte dal consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli che questa mattina è intervenuto parlando di una situazione critica nel capoluogo vestino e nell'intera area limitrofa che rischia di perdere servizi fondamentali con un forte spopolamento.

Secondo i consiglieri di centrodestra, Blasioli ha fallito su tutti i punti esposti, spiegando che sul fronte scuola per la questione dei lavori nella storica sede di palazzo de Sterlich per riportare gli studenti dell'istituto Marconi, i tempi sono stati dilatati dalle procedure burocratiche dell'Anac che ha dovuto mettere la propria certificazione su ogni minimo pezzo di carta, portando tutto l’iter dei lavori sotto il suo rigido controllo per volontà dell’ufficio scolastico regionale

"Sostiene il Pd che se abbiamo aggiudicato lo studio di progettazione per la cifra di appena 85mila euro circa, è stato inutile fare un bando di gara per 222mila 482 euro, ovvero, secondo il Pd, considerando l’esiguità
della spesa, la Provincia di Pescara avrebbe potuto fare un affidamento diretto. Peccato che quella somma a base di gara, 222mila euro, non l’ha decisa né stabilita la Provincia, ma l’Anac che ha imposto quella somma valutata sull’importo dei lavori. In appena 30 giorni la Provincia ha garantito l’aggiudicazione, fatto salvo poi lo stop all’affidamento della stessa progettazione sempre perché l’Anac ogni tre mesi inviava un quesito, sino ad arrivare a un anno di burocrazia. Ora l’iter è finalmente giunto a conclusione ed entro l’estate la Provincia conta di poter aggiudicare i lavori. "

Sull'ospedale, i consiglieri parlano di un'altra grande bufala aggiungendo che il finanziamento reale a disposizione era di 12,5 milioni di euro e non di 25 come affermato da Blasioli:

"I lavori sono partiti e anche in questo caso l’unico rallentamento è stato causato dai pareri della Sovrintendenza ai beni ambientali, pareri obbligatori visto che una parte dell’edificio insiste su un bene di pregio architettonico. E, spiace per la figuraccia dei consiglieri del Pd, ma i presunti 12,5 milioni di euro promessi dal Governo Renzi non sono mai arrivati e sono rimasti, appunto, una eterea promessa. Non corrisponde invece al vero la presunta volontà di sopprimere l’Unità operativa semplice del blocco operatorio, anzi: attualmente il blocco operatorio di Penne dipende da Pescara, è quindi volontà della Asl renderla indipendente da Pescara e trasformarla in Unità operativa semplice dipartimentale Penne-Popoli, che non significa renderla dipendente da Popoli, esattamente come già avvenuto per i reparti di ortopedia, otorinolaringoiatria, e l’urologia, dunque parliamo di un potenziamento del reparto, non di un demansionamento. "

Sulla Loreto - Penne, infine, i consiglieri spiegano che si tratta di un'opera strategica che necessita di fondi importanti, che saranno ottenuti grazie al Pnrr come le somme destinate all'area vestina stanziate con la legge Cura Abruzzo:

"Su una sola cosa ha ragione il Pd: la necessità di intervenire dotando il nostro ambito territoriale di servizi per impedire lo spopolamento, che purtroppo parte da lontano, con una gestione del territorio che ha visto per
lunghissimi anni la sinistra protagonista, la stessa sinistra che ora pensa di poter mettere pezze per chiudere le falle che ha visto aprirsi per decenni senza muovere un dito. Ora il centrodestra in Comune, Provincia e Regione sta lavorando per arginare il fenomeno, attivando quella filiera istituzionale che ci permetterà di rilanciare l’area vestina attraverso i suoi punti di forza, che sono i borghi medievali, il turismo enogastronomico e gli scorci naturali, oltre che le aziende storiche del territorio”.

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