La Asl replica a Blasioli (Pd) sull'ospedale di Penne: "Entro la fine dell'anno assunzioni a tempo indeterminato"
Il direttore generale Vero Michitelli replica alle accuse mosse dal consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli sulla carenza di personale nell'ospedale San Massimo
Il direttore generale della Asl di Pescara Vero Michitelli ha voluto replicare alle dichiarazioni e alle critiche mosse dal consigliere regionale Antonio Blasioli, relative alla carenza di personale e ai disservizi nell'ospedale "San Massimo" di Penne.
"La pianta organica del personale sanitario prevista per l’Unità operativa complessa (Uoc) Medicina di Penne è di 8 + 1 direttore. Ad oggi i dirigenti nedici in carico alla Uoc di Medicina sono 7 (di cui 2 Cococo ed uno a tempo determinato) e il direttore, che può rendersi disponibile a svolgere il servizio di guardia laddove non vi siano dirigenti in numero sufficiente per la copertura del servizio, come esplicitato dall’art. 29
cm 3 del contratto nazionale.
I tre giovani dirigenti medici attualmente in servizio, due come Cococo ed uno come dirigente Medico a tempo determinato da circa un anno, oltre a validissime doti professionali hanno mostrato una propensione a lavorare stabilmente presso il presidio ospedaliero di Penne, e sono prossimi ad essere chiamati in ruolo a tempo indeterminato per attingimento dalla graduatoria nominata dal consigliere Blasioli. In un contesto come quello
attuale, in cui il quadro nazionale di carenza del personale sanitario si traduce in una chiara discrepanza tra offerta e domanda di lavoro, particolarmente impattante nelle aree interne del territorio, il fatto che questi
giovani abbiano espresso una preferenza per la stabilizzazione presso il presidio vestino è motivo di soddisfazione per l’azienda ed anche per tutta la cittadinanza pennese. Se si fosse attinto alla graduatoria prima,
probabilmente il personale chiamato coattivamemte al presidio periferico avrebbe declinato l’accettazione, o in caso positivo non avrebbe posto le basiprofessionali per una stabile costruzione di servizi validi e possibilmente
eccellenti nel presidio pspedaliero di Penne."
Inoltre, spiega la Asl, sarà attinto anche almeno un altro dirigente medico fra quelli in lista e l'azienda Asl si sta muovendo per attivare i 22 posti geriatrici di lungodegenza, essenziali per completare l’offerta assistenziale del Dipartimento medico della Asl:
"Con il completamento dell’organico medico l’attivazione sarà senz’altro possibile a breve. Nonostante l’attuale momento di difficoltà, dunque, entro fine anno il personale a tempo determinato sarà sostituito con personale di ruolo a tempo indeterminato, mediante scorrimento della graduatoria citata dal consigliere Blasioli. Si sottolinea che si tratta di una procedura aggregata con capofila la Asl di Chieti, la cui graduatoria è stata e sarà, utilizzata per colmare le carenze non solo della Uocdi Penne, ma di tutto il Dipartimento medico della ASL di Pescara (comprendente Pescara, Penne e Popoli, la Uoc Geriatria di Pescara e la Uoc Malattie Infettive di Pescara).
Si sottolinea altresì che i due validissimi Cococo in servizio non erano suscettibili di chiamata in ruolo prima di dicembre 2023, dal momento che stanno per specializzarsi in medicina interna nell’università degli studi “Gabriele d’Annunzio” nel prossimo mese di novembre 2023."
In merito al Day Hospital, Michitelli spiega che è incorporata nell'Uoc e partecipano al suo funzionamento tutti i dirigenti medici presenti
"In una moderna visione di precoce deospedalizzazione, infatti, al direttore della Uoc è stato più volte richiesto di sviluppare un progetto analogo a quello efficacemente in essere presso il presidio ospedaliero di Pescara, ove quotidianamente almeno 10-15 pazienti di area medica vengono gestiti direttamente in Day Hospital provenienti dal territorio o dal pronto soccorso.
Consapevole del lavoro svolto dal Day Hospital medico, l’azienda ha inteso tutelarlo dai disagi relativi all’esecuzione dei lavori oramai a pieno regime, dedicando a tale servizio proprio i locali ristrutturati nel 2021 e finora inutilizzati per la carenza di personale, che non ha permesso di attivare i posti letto autorizzati di lungodegenza."