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Cronaca

Ospedale "Civile", liste d'attesa shock: da 6 mesi a due anni per farsi operare

A denunciare i ritardi inaccettabili per interventi su patologie benigne è il capogruppo al Comune di Forza Italia Antonelli. "Carenza di sale operatori ed anestetisti, situazione inaccettabile"

Liste d'attesa dai sei mesi ai due anni per un intervento chirurgico su patologie benigne all'Ospedale Civile di Pescara. La denuncia arriva dal capogruppo al Comune di Forza Italia Antonelli, che parla di una situazione inaccettabile e per questo ha chiesto una seduta straordinaria della Commissione Sanità dove ascoltare il Direttore Generale Asl Mancini ed avere risposte sulle carenze in atto e soprattutto su come risolvere questa situazione d'emergenza

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Antonelli sottolinea come da alcune rapide verifiche i tempi d'attesa per interventi considerati non urgenti arriva fino a due anni, mentre per fortuna per le patologie tumorali i tempi sono sensibilmente più celeri. Secondo il personale, questa situazione deriverebbe da una carenza di sale operatorie e di anestesisti.

Per quanto non possa determinare un pericolo di vita, è evidente che chi è affetto da una patologia che richiede un intervento chirurgico ha un’accettabile e comprensibile fretta, visto che nessuno può prevedere quanto veloce possa essere il passaggio dal ‘benigno’ al ‘maligno’. E purtroppo sono facilmente immaginabili anche le cause di tale situazione: la latitanza della Regione nella definizione dei DEA di secondo livello, ma soprattutto, per Pescara, la chiusura o declassificazione degli ospedali di Penne e Popoli con l’interruzione delle attività di Sala Operatoria che, inevitabilmente, hanno riversato sull’ospedale di Pescara tre quarti della richiesta, oberando di lavoro personale, sale operatorie e attrezzature, e facendo lievitare le liste di attesa.

A oggi l’utenza dello ‘Spirito Santo’ e praticamente raddoppiata rispetto a due anni fa, ma, per contro, personale medico e sale operatorie sono rimasti gli stessi, anzi forse in qualche reparto la situazione è anche peggiorata visti i pensionamenti che non sono stati compensati da nuove assunzioni

Antonelli chiederà in Commissione risposte sulla possibilità di ampliare il numero di sale operatorie, sulla carenza di personale e sulle strategie future per risolvere una situazione inaccettabile.

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