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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Orso marsicano investito e ucciso lungo l'autostrada A25

L'incidente nel quale è rimasto ucciso il plantigrado è avvenuto tra i caselli di Avezzano e Celano

Un orso marsicano è stato investito e ucciso da un veicolo lungo l'autostrada A25 nel tratto compreso tra i caselli di Avezzano e Celano.
L'esemplare, in base ai primi rilievi, dovrebbe essere un giovane maschio di circa 2 anni.

L'investimento è accaduto in una delle aree chiave per la sopravvivenza e l’espansione di questa specie.

Per il Wwf è «inaccettabile perdere la sfida per la salvezza dell'orso a causa dell'inerzia di enti e istituzioni». L'associazione animalista ricoda come dei 129 orsi rinvenuti morti tra il 1970 e il 2021, solo il 20% è deceduto per cause naturali, 13 le vittime di investimenti stradali.

«L’Autostrada dei Parchi attraversa corridoi ecologici fondamentali per l’orso», si legge in una nota del Wwf, «la messa in sicurezza delle barriere protettive dovrebbe essere una priorità. Negli ultimi anni sono state diverse le segnalazioni di attraversamenti dell’autostrada da parte di cervi, lupi e orsi su diversi tratti di A24 e A25. È evidente che le barriere non sono adeguate e presentano punti di rottura, dove gli animali selvatici passano, mettendo a serio rischio anche la vita degli automobilisti. Si promettono interventi da tempo, si fanno piccoli lavori marginali, ma Strada dei Parchi non può ancora ritardare investimenti necessari ad adottare misure di prevenzione, in grado di rendere la percorrenza più sicura sia per gli automobilisti che per le specie selvatiche. Già lo scorso anno l’A25 fu attraversata dall’orsa Amarena e dai suoi 4 cuccioli, e la tragedia fu evitata per miracolo. Miracolo che non accadde invece nel 2013, quando un giovane orso fu investito e ucciso sull’A24 all’altezza di Tornimparte. Nel 2021 non è accettabile perdere uno degli ultimi orsi marsicani per la noncuranza di enti e istituzioni. A causa di inadempienze e ritardi nel mettere in atto i corretti accorgimenti per evitare eventi simili stiamo portando la popolazione dell’orso più raro d’Europa, simbolo della biodiversità italiana, verso l’estinzione».

Incerta la dinamica dell’incidente, come fanno sapere da Strada dei Parchi, «perché il veicolo eventualmente responsabile ha proseguito la marcia e non è stato rintracciato. La Asl di Avezzano ha inviato un suo veterinario che ha trasportato la carcassa in sede per gli accertamenti del caso». Strada dei Parchi sottolinea anche che «l’ultimo investimento di un orso sulla A25 risale al 1991, mentre oltre otto anni fa un giovane esemplare fu investito nei pressi di Tornimparte, sulla A24. Nondimeno un incidente che ci scuote, perché come SdP abbiamo a cuore il patrimonio faunistico della Regione Verde d’Europa. Al tempo stesso SdP è impegnata, con risorse proprie in assenza del nuovo Pef atteso dal 2013, costantemente per garantire la massima sicurezza dei propri clienti. L’invito alla prudenza nella guida, particolarmente negli orari notturni, è inoltre sempre fondamentale, ma è evidente che, per autostrade che attraversano territori scarsamente abitati e pressoché incontaminati, bellissimi ma fragili, questo appello non può bastare. Soprattutto sul piano della sicurezza, che è il valore alla base della nostra gestione. In questa direzione si inserisce l’accordo tra Strada dei Parchi SpA e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Palm) per l’installazione di 83 km di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l’attraversamento della fauna delle locali riserve naturali, di ogni taglia. L’intesa con il Pnalm non è la sola misura prevista, ma è tra gli interventi programmati nel Piano Economico Finanziario. Un Pef che SdP ha presentato innumerevoli volte, in diverse versioni secondo le indicazioni ricevute dal Governo, ma che è continuamente rinviato da circa nove anni (L. 220/2012). Una programmazione che darebbe certezze agli utenti delle nostre autostrade, perché fa della sicurezza degli utenti stradali e della salvaguardia del territorio i suoi assi portanti. Nel nuovo Pef, infatti, non si parla solo di messa in sicurezza dei viadotti delle autostrade colpite dai più distruttivi terremoti degli ultimi anni, con opere progettate più di 50 anni fa che hanno comunque retto le scosse sismiche ma che vanno urgentemente rinnovate. Si cerca anche il modo meno invasivo e più rapido per attraversare questi territori bellissimi, dove si trovano 3 Parchi Nazionali e 2 Riserve naturali, garantendo sicurezza e tutela, evitando al contempo di finire fuori dai nuovi criteri di costruzione e sicurezza, europei e nazionali per le autostrade. Per soddisfare questa esigenza sono stati previsti due tratti in variante, prevalentemente in galleria, che non comporterebbero disagi sui tratti in esercizio durante la costruzione e scongiurerebbero efficacemente gli incidenti causati da invasioni di animali. I fondi per il nuovo Pef sono già stati individuati dal commissario straordinario Maurizio Gentile nel Bilancio pubblico, compresa una quota nel Pnrr e in parte resi disponibili dalla Concessionaria, che non comporterebbero aggravi sui pedaggi delle autostrade».

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