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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Operatività del porto di Pescara: le precisazioni della Capitaneria

L'Autorità Marittima interviene dopo le notizie sullo stato dei fondali e invita a "evitare ingiustificati allarmismi": "Gli interventi risolutivi della problematica dell'insabbiamento sono verosimilmente legati alla definitiva approvazione del Piano Regolatore Portuale"

La Capitaneria di Porto di Pescara interviene con una nota dopo le notizie pubblicate questa mattina sullo stato dei fondali del porto, al fine di rendere un quadro quanto più possibile chiaro in merito alle operazioni di dragaggio effettuate a marzo dalla LMD Spa di Venezia. Operazioni che “hanno comportato la movimentazione di circa 25.000 mc. di sedimenti marini nell’ambito degli specchi acquei della Darsena Commerciale del porto di Pescara – scrive la Capitaneria – Il motopontone utilizzato ha provveduto al prelievo dei materiali mediante la benna mordente, con carico e deposito nella stiva al di sotto del livello del mare e conseguente spostamento all’esterno della Diga foranea, mediante apertura del fondo della stessa”.

“Ferma restando la natura parziale/provvisoria degli interventi eseguiti, dovuta alla limitatezza dei fondi a disposizione, è noto che gli stessi non possono essere certamente considerati come risolutivi della problematica del continuo interramento del porto – precisa la Capitaneria – Le operazioni di escavo in questione hanno comunque consentito di evitare il peggioramento della situazione, cristallizzando lo status quo, come si può evincere dai rilievi batimetrici eseguiti dallo stesso Provveditorato Interregionale al termine dei lavori. Infatti non vi è stata alcuna segnalazione di particolare insabbiamento o difficoltà di manovra nei tratti interessati dal transito in entrata e in uscita sia dai motopescherecci sia dalla motocisterna. Gli interventi risolutivi della problematica dell’insabbiamento sono comunque verosimilmente legati alla definitiva approvazione del Piano Regolatore Portuale”.

La Capitaneria di Porto conclude auspicando che si evitino “ingiustificati allarmismi che possano nuocere gravemente all’immagine del Porto di Pescara, pregiudicando il regolare prosieguo delle attività portuali, oltre che di quelle pianificate per l’immediato futuro, raccogliendo da parte di chiunque ne avesse interesse le esatte informazioni sullo stato dell’approdo presso questa Autorità Marittima o presso gli Enti e gli Organismi istituzionalmente competenti”.

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