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Cronaca

Omicidio Rigante, la difesa: "Ciarelli non voleva uccidere Domenico"

Continua a battere sulla tesi dell'omicidio non volontario la difesa di Massimo Ciarelli, in merito al delitto Rigante. Ora si attende la sentenza dopo l'arringa della difesa. "Ciarelli non voleva ucciderlo"

Massimo Ciarelli non voleva uccidere Domenico Rigante. Se avesse voluto farlo, avrebbe avuto la possibilità di freddarlo in una zona vitale e sparando vari colpi.

E' la tesi sostenuta dalla difesa del rom accusato dell'omicidio del tifoso del Pescara avvenuto il 1 maggio 2012. Oggi, durante l'arringa finale dell'avvocato Metta, la difesa ha chiesto alla giuria di considerare il delitto come preterintenzionale e non come omicidio volontario, capo d'accusa contestato dalla Procura che ha chiesto l'ergastolo per Ciarelli.

Ora è in corso l'arringa finale dei legali dei cugini e nipoti di Ciarelli che quella sera erano con lui per la spedizione punitiva. La sentenza dovrebbe arrivare nel tardo pomeriggio o nei prossimi giorni se ci sarà una sospensione.


 

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