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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Penne

Omicidio Penne Gabriele Giammarino: arrestato l'assassino Mirko Giancaterino

E' un 36enne del posto, tossicodipendente e pregiudicato, l'uomo che avrebbe ucciso l'ex maresciallo Gabriele Giammarino ieri mattina a Penne, nella sua abitazione. L'arrestato avrebbe colpito la vittima con un'arma da taglio e con dei violenti pugni

E' un 36enne pregiudicato e tossicodipendente del posto il presunto assassino di Gabriele Giammarino, l'ex maresciallo dell'aeronautica ucciso ieri mattina nella sua abitazione a Penne, in via Castiglioni.

Si tratta di Mirko Giancaterino, già conosciuto dalle forze dell'ordine per spaccio, reati contro la persona e il patrimonio e soprattutto per aver venduto una dose di droga risultata poi letale per una giovane consumatrice.

Fondamentali le testimonianze dei vicini di casa della vittima e le immagini delle telecamere a circuito chiuso di alcune attività commerciali della zona. I vicini infatti avevano sentito dei forti rumori provenire dall'abitazione del Giancaterino alle 7 di mattina, e poi di colpo la televisione a forte volume per diversi minuti fino ad un chiaro rumore di trascinamento.

Poco dopo è stato notato del fumo uscire dall'abitazione e subito sono intervenuti i carabinieri, che però non sono potuti entrare nel'abitazione ed hanno atteso i vigili del fuoco che, con l'attrezzatura idonea, sono entrati in casa ed hanno trovato l'anziano in camera da letto sotto un materasso ed una rete rovesciati sul suo corpo.

Portato immediatamente fuori dalla palazzina, è stato soccorso dal medico del 118 che però ne ha constatato la morte. Visibile una forte emorraggia dall'orecchio sinistro, segni di percosse e tagli alle braccia. Da qui i carabinieri sono partiti intuendo che si trattava non di un incendio accidentale ma di una messa in scena per depistare le indagini. I vicini inoltre hanno descritto un giovane che si allontanava in fretta dalla casa.

Omicidio Gabriele Giammarino Penne

Confrontando poi le immagini delle telecamere di videosorveglianza con la descrizione, i carabinieri sono riusciti a giungere ad un sospettato, subito ricercato nella sua abitazione. Arrivati sul posto, in una frazione di Penne, la casa era vuota e all'interno è stato trovato un coltello che potrebbe essere l'arma usata durante l'aggressione e un marsupio identico a quello visto sulle immagini delle telecamere. In un bosco vicino alla casa, l'arrestato è stato individuato ed arrestato. Era nascosto fra gli alberi ed in stato confusionale. Sequestati vestiti e scarpe che potrebbero risultare determinanti per le indagini.

Giancaterino, interrogato, si è per ora avvalso della facoltà di non rispondere. Fondamentale sarà l'autopsia per capire la causa del decesso. Probabilmente ad ucciderlo sono stati i forti pugni scagliati sul suo viso e sul torace e non le ferite da taglio durante la colluttazione. L'ipotesi più probabile è quella di un furto o di una rapina finita male. L'assassino forse è stato sorpreso in casa dalla vittima mentre rientrava, oppure quest'ultimo gli ha aperto la porta e da lì è nata la violenta colluttazione risultata fatale per l'anziano.

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