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Cronaca

Omicidio Monia Di Domenico, l'assassino condannato a 30 anni

Aggravante della crudeltà per i 16 colpi inflitti al viso e alla testa della psicologa pescarese, uccisa dal 49enne Giovanni Iacone. L'uomo è stato processato con il rito abbreviato dopo essere stato dichiarato in grado di intendere e volere al momento del fatto

30 anni di reclusione, la condanna inflitta a Giovanni Iacone dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Chieti, Isabella Maria Allieri, per l'omicidio della psicologa pescarese Monia Di Domenico, 45 anni, avvenuto nel gennaio dello scorso anno in un'abitazione che la vittima aveva dato in affitto all'imputato.

Iacone, 49 anni, è stato processato con il rito abbreviato dopo una perizia che lo ha dichiarato in grado di intendere e volere al momento del fatto e con capacità di stare in giudizio. L'uomo - non presente oggi in aula - è stato anche condannato a risarcire i danni alle parti civili, ovvero i genitori della vittima, e interdetto in perpetuo dai pubblici uffici.    

L'accusa, con il pubblico ministero Giuseppe Falasca, gli ha contestato l'aggravante della crudeltà per via dei 16 colpi inferti al viso e alla testa della donna sia con un sasso sia con una grossa scheggia di vetro. Il fatto si verificò durante una lite per una somma arretrata di 700 euro.

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